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Piovene. La sopravvissuta Anna Maria Fagarazzi: ‘Ho dovuto assistere all’uccisione di due ragazzi’

“Io sono la pietra d’Istria”. Costretta a fuggire dalla sua terra quando era una bambina di 9 anni, Anna Maria Fagarazzi sarà a Piovene Rocchette giovedì 24 febbraio alle 20, nella Sala Conferenze di Piazza degli Alpini per testimoniare la tragedia delle foibe e dell’esodo istriano-fiumano-dalmata 

  

“Una pagina di storia spesso sottaciuta. Per questo, come Amministrazione Comunale, abbiamo voluto organizzare la serata con Anna Maria Fagarazzi che sarà tra noi per dare ricordo a chi fu torturato, gettato nelle foibe e a chi non ebbe altra scelta che scappare diventando un esule-dichiara la Consigliera Comunale Maria Cristina Costa- Da sopravvissuta porterà la sua diretta testimonianza, raccontando della fuga disperata per non finire infoibata assieme alla sua famiglia. Poi l’arrivo Vicenza dove vissero per quasi otto anni in un campo profughi, ricavato da un ex seminario vescovile bombardato, patendo sofferenze e fame. Anna Maria Fagarazzi conduce la sua vita come una missione: non dimenticare le atrocità vissute e non lasciare cadere nell’oblio le vittime delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati-conclude la Consigliera Comunale Maria Cristina Costa-Ricordare significa tenere viva la memoria e portare rispetto a chi è stato perseguitato e finito vittima dell’odio”.  

 

Nata a Parenzo d’Istria nel 1936, Anna Maria alla fine della Seconda Guerra Mondiale è una bambina che viene strappata dalla sua fanciullezza e gettata nel terrore seminato dai sostenitori di Tito. Nel giugno del ’45 viene prelevata dal suo banco di scuola e portata in piazza, costretta ad assistere all’uccisione di due ragazzi. Sarà l’inizio della sua tragedia. Una testimonianza diretta, col suo di bambina di 9 anni costretta a lasciare la terra in cui era nata. Abbandonando tutto e fuggendo con la famiglia verso il porto: una nave cargo li porterà sino a Venezia, poi il viaggio su un treno per bestiame che li porterà sino a Vicenza.  

  

“È doveroso ricordare l’orrore accaduto con la dittatura di Tito, commemorando le vittime dei massacri delle foibe e gli italiani costretti ad abbandonare il luogo in cui erano nati, la propria casa, il proprio lavoro: la propria vita-dichiara Erminio Masero, Sindaco e Assessore alla Cultura-Al passato non dobbiamo mai distogliere occhio e  memoria, affinché tali crimini non accadano più-conclude-Questa vicenda per troppi anni  è stata coperta da un silenzio storico, frutto di insabbiature politiche ad hoc. Parlarne, far parlare chi è sopravvissuto, è doveroso: per far capire, specie ai giovani, perché gli italiani sono stati costretti a diventare degli esuli e perché sono stati infoibati”.

 

Info serata. Organizzata dal Comune di Piovene Rocchette, la serata si svolgerà nella Sala Conferenze di Piazza degli Alpini, giovedì 24 febbraio alle 20. Ingresso libero con green pass rafforzato e uso di mascherina Ffp2.

a cura Ufficio Stampa Comune di Piovene Rocchette