Chiunque abbia visto ‘Il Padre’ ha compreso subito che si trattava di qualcosa che avrebbe fatto lasciare il segno a “La Zonta”.
Un premio che inorgoglisce Thiene e tutto l’Altovicentino, che da anni, conoscono il loro talento. Il Premio Fitalia 2022 per il “Teatro di Tragedia” è de La Zonta. Se lo aggiudica in trasferta con “Il Padre”.
Il riconoscimento è stato dato agli artisti ‘di casa nostra’ al Teatro Caio Melisso di Spoleto sabato 30 luglio scorso durante la serata finale della XXXIII edizione della Festa del Teatro Italiano, ospitata dalla Regione Umbria, con eventi a Spoleto e nelle città di Orvieto, Città della Pieve, Castel Giorgio e Gubbio. Durante la nota kermesse italiana, l’assegnazione dei prestigiosi premi “Fitalia”
“La nostra compagnia è stata onorata per la sezione “teatro di tragedia” – scrivono gli attori de La Zonta sulla loro pagina facebook – . Il trofeo è stato consegnato dai componenti del direttivo nazionale Fita Pasquale Manfredi, Giuseppe Minniti, Diego Navone e Giunio Lavizzari Cuneo e dalla commissione artistica, presieduta dal direttore artistico Mauro Pierfederici, che ringraziamo. Un risultato che abbiamo potuto ottenere grazie anche al supporto di organizzatori e spettatori che in questi anni hanno guardato con fiducia alle nostre proposte”.
“Scritto con un’ascia, non con la penna”. August Strindberg definì così la sua opera “Il padre” (Fadren) composta in pochi mesi nel 1887 che della tragedia, nel senso più autentico del termine, rivendica tutti i paradigmi, mettendo a nudo i nodi irrisolti di un rapporto coniugale inaridito in regole che hanno reso moglie e marito estranei l’una all’altro, rivali, nemici.
Il Capitano, intransigente uomo di scienza, si trova in urto con la propria moglie per quanto riguarda l’educazione della figlia, a cui è molto affezionato. La moglie, tuttavia, lungi dal cedere su una questione che per lei è fondamentale, si pone in aperta sfida con il marito. Si tratta del grande teatro “interiore” strindberghiano.
L’ALLESTIMENTOGrande classico di fine ‘900, “Il Padre” è la cronaca impietosa di uno spodestamento, di una detronizzazione psichica. Padre e Madre si contendono la potestà educativa sulla figlia adolescente. Per avere la meglio, la moglie Laura ordisce una congiura ai danni del marito, instillandogli il dubbio circa la propria paternità ed innescando così una spirale di distruzione, espressa dal repentino cadere della situazione in una dimensione infantile, in una prostrazione profonda, senza difesa.
Nella messa in scena si è voluto sottolineare il voler prevalere e manipolare ad ogni costo l’animo di un’altra persona fino ad utilizzare la ferocia per l’annichilimento dell’altro.
A Thiene la nuova produzione de ‘La Zonta’. In scena ‘Il padre’ – AltoVicentinOnline