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“Cimiteri della Grande Guerra. Sepolture nell’area Pasubio-Cimone e Altopiano dei Sette Comuni”

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, il Palladio Museum e il Museo Storico Italiano della Guerra, ha presentto il 21 marzo scorso,  al Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza il libro: “Cimiteri militari della grande guerra. Sepolture nell’area Pasubio-Cimone e Altopiano dei Sette Comuni.” di Giulia Campanini, Silvia Dandria e Paola Salzani , con contributi di Giovanna Battista, Nicola Cappellozza, Francesco Frizzera, Manuel Grotto, Giulia Pelucchini e Andrea Simionato (Collana , Documenti di archeologia n. 72 . Edito da SAP Società Archeologica srl, Quingentole (MN), 2023).

La pubblicazione è il risultato del progetto di ricerca realizzato con il “Bando 2021 per l’assegnazione di contributi a progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale del Ministero della Cultura” e con il sostegno finanziario della Provincia di Vicenzasviluppato dalla Soprintendenza ABAP di Verona (referente scientifico: Giulia Campanini) nel triennio 2021-2023 in collaborazione con l’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e i professionisti di SAP archeologica srl.

Il progetto è stato finalizzato alla catalogazione dei luoghi di I e II sepoltura della prima guerra mondiale nel territorio vicentino, con la finalità di individuare e documentare siti già noti, ma soprattutto non ancora riconosciuti, significativi per il loro valore testimoniale, di memoria e in rapporto al territorio che è stato permeato e in parte plasmato dal conflitto.

Le testimonianze materiali della Grande Guerra nell’alto Vicentino, dal Pasubio all’Altopiano dei Sette Comuni, sono numerose e di natura molto differente. Accanto ai resti impressionanti e di grande impatto visivo, come i forti, si trovano sparse le labili tracce delle innumerevoli trincee e dei luoghi di inumazione dei soldati. Il progetto presentato nel volume si è concentrato su questi ultimi, che non sono oggi dei veri cimiteri perché i corpi sono stati in gran parte esumati e trasferiti nei sacrari, ma in molti casi sono ancora visibili sul territorio e danno vita a paesaggi che oggi commuovono per la loro esilità e richiamano la fragilità delle troppe vite perdute sul fronte.

La raccolta di dati è avvenuta tramite ricognizioni sul campo con metodologie proprie del survey archeologico, ricerche bibliografiche e d’archivio. Le ricerche archivistiche hanno riguardato il cospicuo materiale fotografico e cartografico messo a disposizione dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e la documentazione custodita dall’Archivio dell’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito di Roma, che comprendeva elenchi e informazioni storiche sui luoghi di prima e seconda sepoltura per tutto il comprensorio relativo alla I° Armata tra il 1916-1920.

L’apparato schedografico che raccoglie i risultati delle ricognizioni conta oggi 69 schede per l’Altopiano dei Sette Comuni e 50 schede per il comprensorio Pasubio-Cimone. Si tratta di censimento fondamentale per incrementare la conoscenza del territorio e attivare processi di tutela e valorizzazione.

Tra gli interventi raccontati nel volume c’è il recupero del cimitero di Cima Neutra (Arsiero) voluto e realizzato lo scorso anno dalla Provincia di Vicenza, che lo scorso anno ha ripristinato il muro a secco che ne delimitava il terrazzamento più a sud, consolidando e mettendo in sicurezza l’intero manufatto.

I lavori realizzati hanno anche portato alla luce oggetti appartenenti ai caduti, ricostruendo anche le audaci azioni degli alpini intraprese fra il 1916 e il 1917 per respingere, dalle alture vicentine, l’offensiva austriaca e per riprendere monte Cimone.

Il cimitero militare di Cima Neutra, così come gli altri cimiteri raccontati nel volume, rientrano nell’area di intervento del progetto Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, di cui la Provincia di Vicenza è capofila.

Un percorso di oltre 200 km che unisce gli elementi principali della memoria di guerra, ovvero i quattro sacrari militari che sono anche i simboli dello stemma della Provincia di Vicenza: Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa e li mette in comunicazione con vari siti oggetto di intervento.