Terra di grandi penne e celebri autori come Mario Rigoni Stern e Luigi Meneghello, nel nostro alto vicentino sono tanti, giovani e meno giovani, che provano a realizzare il proprio sogno di scrivere un libro.
Isabella Ranieri, giovane autrice di Carrè, con il suo primo romanzo “Anja. Il mio potere, la mia rovina”, un fantasy intenso e ricco di magia, si avvicina a tagliare il traguardo delle mille copie vendute e vanta già una prima edizione tradotta in lingua inglese.
Isabella, come nasce l’idea di scrivere un libro?
L’idea nasce da una profonda passione, quella che ho per la lettura. Nella mia vita ho letto tanti libri, facendo mie le storie e i pensieri di altri, e dilettandomi solo in modo saltuario a scrivere delle mie passioni e dei miei sentimenti, ma con in mente il sogno di scrivere un libro tutto mio.
Ed è così che nasce Anja?
Esatto, è proprio così. Ho iniziato scrivendo qualche pagina da pubblicare su una piattaforma online aperta a tutti. Con mia grande sorpresa le mie storie ricevevano spesso feedback positivi, ed è stato proprio questo che mi ha incoraggiato a scrivere un romanzo completo.
Ci parli un po’ di lei: chi è Isabella Ranieri, sia come persona che come autrice.
Isabella è una ragazza semplice. Vivo a Carrè con mio marito e i miei due cagnolini, immersa tra pagine bianche da riempire, fatture da registrare, dichiarazioni da fare, e tanto caffè. Perché quando non scrivo sono anche una commercialista. Le mie passioni, oltre alla lettura, sono la musica rock e gli animali.
Chi è il suo scrittore preferito? Può sceglierne più di uno e di tutte le epoche.
Negli ultimi anni ho scoperto la saga fantasy di P.C. e Kristin Cast, ma sicuramente tra i miei preferiti ci sono Stephen King, Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft.
Cosa sta leggendo adesso?
Attualmente sto leggendo il libro di una mia amica, Tea Usai, anche lei scrittrice esordiente e vicentina. Con Tea organizziamo spesso serate culturali per promuovere gli autori locali del nostro altovicentino.
Come ha scoperto questa sua passione per la scrittura?
La molla è scattata dalla passione per la lettura e dalla voglia di mettersi in gioco.
Che tipo di scrittore si definirebbe?
Non saprei definirmi, non ho mai frequentato corsi specifici di scrittura e mantengo nello scrivere uno stile informale.
Di cosa ci parla in “Anja. Il mio potere, la mia rovina”?
La storia è di genere Urban Fantasy, ovvero ambientata nel mondo reale con l’inserimento di elementi magici. Anja è invece una ragazza di 23 anni, impegnata tra studi universitari e un lavoretto nella boutique di Jolanda, che vuole far convivere i suoi amori e le fantasie sul proprio futuro. Ma le giornate scorrono tutte uguali fino a quando un fortunoso incontro le apre la strada verso nuovi orizzonti, nuovi poteri ed un nuovo destino. Ma non voglio spoilerare! D’altronde, tra libri, esami universitari e ancora libri chi è che non vorrebbe un pizzico di magia nella propria vita?
C’è un messaggio che sente di voler trasmettere con questo suo primo libro?
Certamente. Il primo messaggio è quello di credere sempre nei propri sogni, senza paura di sbagliare, o di essere giudicati o di non essere all’altezza, perché spesso potremmo essere sorpresi dalle nostre stesse capacità. Il secondo messaggio è l’importanza che rivestono nella nostra vita le nostre scelte, in quanto non sono le nostre capacità o i nostri poteri che ci definiscono, ma è come scegliamo di utilizzarli che dice che persone siamo. Citando il più classico dei fantasy, aggiungerei che il mondo non si divide tra bianco e nero, ma abbiamo tutti le nostre luci e le nostre ombre.
Sta già lavorando ad altri progetti?
Il libro che ho scritto è autoconclusivo e non prevede un seguito, anche se il feedback positivo dei lettori e la voglia di proseguire in questa nuova avventura letteraria mi hanno dato la spinta necessaria per riprendere in mano la storia e lavorare ad un sequel, attualmente in fare di stesura.
Come pensa che sia la scena editoriale per i nuovi autori come lei?
Non semplice. In realtà il panorama attuale offre molte possibilità per chi vuole pubblicare un proprio manoscritto, dal self publishing all’editoria a pagamento, passando per le tante piccole case editrici che con passione ed impegno supportano i nuovi autori nel loro percorso di crescita.
La scelta tra le diverse tipologie varia in base al tipo di manoscritto e alle proprie scelte personali.
Nel mio caso ho scartato in primis l’editoria a pagamento, e successivamente il self publishing perché è quasi impossibile sostenere l’editing di un libro. L’incontro con la casa editrice LFA Publisher mi ha convinto a seguire la via dell’editoria tradizionale, nonostante le mille difficoltà che si incontrano per farsi conoscere dal pubblico.
Concludiamo con una citazione, come si fa con i grandi autori. Se dovesse autocitarsi, quale frase del libro sceglierebbe? Qual è quella che sente più sua?
“Il potere è insito nella nostra mente, nasciamo custodi di questo dono ancestrale e colui che scrive conosce questo oscuro segreto, ma non possiede il coraggio e la volontà d’animo per dominarlo.”
Fabrizio Carta