La 30a edizione della “Prima del Torcolato” di Breganze,andata in scena oggi, domenica 19 gennaio 2025, ha celebrato con grande entusiasmo il trentennale dell’ingresso del Torcolato nella Denominazione di Origine Controllata Breganze. Nonostante il freddo e la pioggia che hanno contraddistinto l’intera giornata, l’evento è stato un successo straordinario, con una partecipazione entusiastica da parte di residenti, turisti e appassionati del vino dolce passito.
La piazza di Breganze ha ospitato ancora una volta il tradizionale rito della prima spremitura dell’uva Vespaiola, simbolo di un’arte vitivinicola che affonda le radici nella Pedemontana Vicentina fin dal 1890. La manifestazione è iniziata alle 9 con l’apertura della Mostra Mercato dei prodotti tipici e lo stand Torcolato a cura della Pro Loco, dove i partecipanti hanno potuto degustare il celebre vino e il dolce artigianale “La Pèca del Salbaneo”.
Anche se la pioggia non ha risparmiato la giornata, le visite guidate alla Torre Diedo, con la degustazione “ad alta quota” del Torcolato, ha fatto particolare piacere alla stampa locale.
Un soddisfatto Vittorio Santacatterina ha ricordato l’importanza di un vino dolce che è il simbolo delle Bregonze e che grazie a qualche coraggioso produttore sta prendendo piede anche all’estero. Molte le figure istituzionali come l’onorevole Cristina Caretta ed il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti. L’elegante sindaco di Breganze Crivellaro ha anche preso parte al pranzo che è stato allestito all’interno del Consorzio Beato Bartolomeo, dove sono state offerte pietanze emblematiche del nostro territorio accompagnate dai vini delle cantine locali.
Il programma è proseguito nel pomeriggio con la sfilata della Magnifica Fraglia del Torcolato D.O.C. Breganze, che ha reso omaggio alla tradizione con il coinvolgimento delle autorità locali e l’investitura del nuovo Ambasciatore del Torcolato per il 2025, Ivan Bigarella, noto fumettista vicentino.
Particolarmente apprezzata dalla stampa locale è stata la visita alle cantine aderenti al “Fruttaio Tour”. Nonostante il clima inclemente, il pubblico ha partecipato con grande interesse alle visite guidate gratuite nelle otto cantine del Consorzio, dimostrando un rinnovato entusiasmo per la cultura del vino Breganze. Le cantine hanno aperto le porte per mostrare le tecniche di produzione del Torcolato, con un’attenzione particolare alla cura dei grappoli di Vespaiola, che danno vita a un vino di grande qualità.
La giornata si è conclusa in piazza con il brindisi collettivo al primo mosto di Torcolato della vendemmia scorsa, segno di un nuovo inizio per l’annata, sotto la guida sapiente dei produttori locali. Nonostante il grigiore della giornata, l’atmosfera festosa e l’entusiasmo dei partecipanti hanno reso l’evento memorabile.
Un soddisfatto Vittorio Santacatterina ha brindato ricordando l’importanza di un vino che è il simbolo delle Bregonze e che grazie a qualche coraggioso produttore sta prendendo piede anche all’estero. Molte le figure istituzionali come l’onorevole Cristina Caretta ed il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti. L’elegante sindaco di Breganze Crivellaro ha anche preso parte al pranzo che è stato allestito all’interno del Consorzio Beato Bartolomeo, dove sono state offerte pietanze emblematiche del nostro territorio accompagnate dai vini delle cantine locali.
L’edizione di quest’anno ha non solo celebrato i trent’anni della manifestazione, ma ha anche mostrato la vitalità e l’eccellenza del Torcolato D.O.C. Breganze, un vino che continua a rappresentare un fiore all’occhiello della viticoltura veneta. Il Consorzio per la Tutela dei Vini Breganze, insieme alla Pro Loco e al Comune di Breganze, ha saputo organizzare un evento che, nonostante le difficoltà meteo, ha saputo coinvolgere e entusiasmare tutti i presenti, in un perfetto connubio tra tradizione, cultura e passione per il territorio.
Novità di questa edizione di quella che è forse la kermesse più attesa dell’anno a Breganze, l’angolo della pizza allestito da Mauro Pozzer, titolare de La Rotonda di Thiene, che nei mesi scorsi, con la complicità di Vittorio Santacatterina ha sperimentato un impasto al torcolato che è andato a ruba. Per questo il presidente del Consorzio per la Tutela della doc dei Vini Breganze lo ha voluto ancora dopo l’esperienza di Calici sotto le Stelle.
Presenti nel bellissimo centro di Breganze tanti produttori locali come Enrico Mogentale dell’ Apicoltura L’ape felice e Denis Simonato con le sue sopresse, i cotechini che con queste temperature si fanno mangiare molto volentieri e le luganeghe . I commercianti hanno sfidato pioggia e freddo e l’hanno spuntata contribuendo alla buona riuscita della festa.
Per fare un Torcolato come si deve, bisogna partire dalla base, da ciò che rende speciale questo vino unico di Breganze: l’uva Vespaiola, raccolta al momento perfetto, quando è bella, sana e ben matura. È da questa materia prima, di altissima qualità, che nasce il processo artigianale che porta in tavola uno dei gioielli del Veneto.
L’uva viene lasciata appassire per 4-5 mesi nei granai o nei fruttai, ambienti asciutti e ventilati che permettono una concentrazione naturale di zuccheri e aromi. Questo passaggio, che richiede tempo e pazienza, è essenziale per ottenere la straordinaria complessità aromatica del Torcolato. In passato, questi granai erano luoghi sacri, spesso chiusi a chiave e accessibili solo al padrone di casa… e al gatto, che aveva il compito di tenere lontani gli indesiderati.
Ma non basta la materia prima. Servono esperienza e dedizione per seguire il vino lungo tutto il processo, dalla pigiatura all’affinamento. Ina corretta enologia è fondamentale: tutto deve essere fatto con cura e maestria, perché il Torcolato non è un vino da fare in fretta. Richiede tempo, come quel tipo di whisky che matura lentamente nelle botti, mentre chi lo produce aspetta con pazienza.
Il risultato di tutto questo lavoro è un vino intenso e prezioso, che porta con sé non solo il gusto delle uve migliori, ma anche il sapore della tradizione e della passione. Un sorso di Torcolato è molto più di una bevanda: è un viaggio nella cultura e nel cuore di Breganze.
Redazione AltovicentinOnline