C’è chi la musica la studia. C’è chi la insegue. E poi ci sono quelli che la vivono, la respirano, la suonano come si respira l’aria buona: senza forzature, senza compromessi. I Bàbata sono così. Un trio nato da anime affini, cresciuto senza la pretesa di inseguire il successo a tutti i costi, ma con la voglia, anzi la necessità, di fare musica vera. Quella che ti scorre nelle vene. Francesco Corona, il basso che pulsa come un cuore in corsa, è un musicista completo: batterista, pianista, bassista. Diplomato in strumenti a percussione al Conservatorio di Vicenza, ha costruito la sua carriera alternando insegnamento e collaborazioni con big band italiane e artisti di spessore. Il suo basso non accompagna: scrive storie. Nicola Maranzan è la batteria che vibra. Comincia a suonare a 12 anni e da allora non si è più fermato. I suoi tamburi raccontano le emozioni di chi ha calcato palchi importanti, al fianco di nomi come Mauro Maur e Cheryl Porter. Quando Nicola suona, non batte solo il tempo: batte il cuore di chi ascolta. Daniele Piva è il tocco imprevisto. Tastierista dalla mano colta e dall’anima libera, inizia a studiare pianoforte da bambino, ma è solo nel momento in cui rinuncia a “piacere agli altri” che trova se stesso. La sua tastiera non accompagna: crea mondi.
Bàbata, il trio che non dorme mai: ritmo, passione e libertà
Posted By Giornalisti Altovicentinonline On In Altri Comuni,Arte e Cultura | Comments DisabledBàbata nasce nel 2006, ma ha radici più profonde. I tre sono molto conosciuti nell’Alto Vicentino ed il 25 aprile hanno suonato alla Fabbrica Alta, anche se sono di Cavazzale, nel comune di Monticello Conte Otto.
“Nessun dorma”
Daniele inventa il trio nel 1993, chiama Francesco, e poi, con l’arrivo di Nicola, trova finalmente la formula perfetta: un gruppo senza padroni, senza mode da seguire, senza etichette da appiccicarsi addosso. Nessun dorma… il loro motto. Non perché non vogliano dormire, ma perché la musica vera tiene svegli, emoziona, scuote. I loro concerti sono viaggi senza destinazione, jam sessions di emozioni pure, dove la tecnica incontra il divertimento, dove il virtuosismo si piega all’unica regola che davvero conta: suonare per sentirsi vivi. Non cercano la gloria. Non inseguono le mode. I Bàbata sono musica, senza compromessi. E di questo, come dicono loro, ne hanno parecchia voglia.
V.R.