E’ stato inaugurato il presepio nella Piazza di Zugliano. Come da tradizione, anche quest’anno la Pro Loco cittadina ha creato la sua opera ma questa volta le ha dato uno spirito diverso.

Nel Centenario della Grande Guerra, la capanna dove è nato Gesù è stata posta all’interno di un paese bombardato.

“E’ un modo per ricordare quanto accaduto 100 anni fa nel nostro territorio – ha spiegato Sandro Maculan, Sindaco di Zugliano – Ritengo che sia un’iniziativa lodevole, che è spiegata nei dettagli in una tabella posizionata a fianco del presepe”.

Un presepio singolare, che coniuga rispetto per le tradizioni e storia del territorio. “Spero che gli insegnanti delle vicine scuole accompagnino gli alunni a vedere il presepe – ha spiegato Maculan – E spero che colgano l’occasione per farne oggetto di riflessioni”.Presepe Zugliano 6

Non a caso, nell’albero di Natale, sono state attaccate alcune letterine che riportano aforismi che invitano a riflettere su vari argomenti, uno tra tanti l’accoglienza. Come la frase di Khalil Gibran che, parlando di intolleranza contro chi appartiene ad altre terre, ha detto: “Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una presepe comune 1nazione e l’altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola”.

Ed è sempre l’accoglienza, il tema del presepio che il primo cittadino ha voluto davanti al suo ufficio. “E’ un presepe africano – ha concluso Maculan – E’ l’esempio di tradizione che si coniuga con la diversità, perché a chi conosce e difende le proprie tradizioni, non fanno paura le diversità”.

A.B.

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