Domenica 20 dicembre alle 17, nella palestra di Via Maso a Zugliano, andrà in scena il ‘Concerto di Natale’ del Corpo Bandistico di Centrale.
Un appuntamento che sta molto a cuore al Sindaco Sandro Maculan, che riconosce l’impegno del Corpo Bandistico anche per il 2015.
“E’ stato un anno intenso per il Corpo Bandistico di Centrale – ha spiegato Maculan – Ai tradizionali concerti e servizi svolti nel comune si sono aggiunti alcuni importanti scambi. In primis quelli con il Complesso Strumentale Marzotto di Valdagno e la Banda Mascagni di Bolzano. Importante la collaborazione e la sinergia che si è venuta a creare con l’Orchestra dei Fiati della Provincia di Vicenza la quale recentemente sta operando da collante formativo tra diverse realtà del territorio”.
Con orgoglio, il primo cittadino ha ricordato anche il Concerto di S. Cecilia, ospitato dai vicini colleghi della Banda di Sarcedo.
“Un plauso va a suonatori e sostenitori che, volontariamente, hanno ristrutturato e sistemato la vecchia sede del Corpo Bandistico – ha proseguito Maculan – Dal primo dicembre, dopo alcuni anni trascorsi nelle ex scuole di Grumolo, il gruppo si è trasferito nell’originaria sala prove di Centrale, in Via Madonnetta”.
Con il tradizionale Concerto di Natale, il Corpo Bandistico offre alla cittadinanza e agli appassionati brani di genere diverso, caratteristica che da anni viene valorizzata. Si spazia dal Musical ai ritmi del rock latino passando per brani originali per banda senza dimenticare trascrizioni di brani popolari. La seconda parte del concerto sarà dedicata al Natale con una piccola curiosità. L’esecuzione, a suoni e voci, di un canto di questua natalizio, una stella tradizionale appartenente al repertorio della Bandabrian trascritto appositamente per banda. L’epilogo dell’anno, a fine dicembre, vedrà il Corpo Bandistico impegnato per le strade comunali a rallegrare ed augurare buone feste ai compaesani. “Ci tengo a sottolineare – ha concluso il Sindaco – l’usanza che negli ultimi novant’anni porta la banda tra le case per raccogliere anche il sostegno di chi ancora pensa che la più antica forma di associazionismo presente nel paese possa guardare avanti con fiducia”.