Apre sabato 3 ottobre 2015 alle 17.30 a Villa Fabris la mostra intitolata “C’era – C’è”, un’occasione da non perdere per tornare ad ammirare i quadri premiati con l’indimenticato e glorioso Premio di Pittura “Città di Thiene” negli anni dal 1957 al 1993.
A proporre l’evento, curato da Luigi Bernardi, Giampietro Cavedon, Giovanni Meneguzzo e Ivo Mosele, è l’Associazione Corte d’Arte in collaborazione con il Comune di Thiene, Assessorato alla Cultura e la Fondazione Villa Fabris.
“E’ un’ottima opportunità, offerta soprattutto ai più giovani, – dichiara il Sindaco, Giovanni Casarotto – per conoscere una pagina importante della storia culturale della Città e per ammirare opere pittoriche pregevoli, in una cornice insolita e centrale. Il Premio di Pittura “Città di Thiene” – ricorda Casarotto – non è stato un semplice concorso, ma un evento dotato di straordinaria attrattività culturale in ambito italiano, in grado di portare nella Città di Thiene i migliori artisti, intellettuali di fama e scrittori affermati come Goffredo Parise, Cesare Zavattini, Roberto Crippa, Claudio Scimone, Giuseppe Raimondi, Franco Passoni, Palma Bucarelli, Renato Cevese e Giuseppe Faggin, una meravigliosa intuizione della Pro Thiene sostenuta dalle Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli anni.
Il nostro pensiero riconoscente va agli uomini di allora, che hanno reso possibile questo miracolo culturale thienese – un nome per tutti, per non far torto a nessuno, voglia essere quello di Giuseppe Munari, per tanti anni presidente della Pro Thiene – ma anche all’Associazione Corte d’Arte, che ha voluto oggi organizzare l’evento a Villa Fabris”.
La mostra si articola attraverso un’esposizione delle opere del Premio Thiene affiancata da quattro sezioni collaterali riservate agli autori locali che ancora oggi continuano a produrre nei loro atelier, in un trait-d’union tra quello che era e quello che è il futuro, che spiega anche il titolo scelto per la mostra “C’era – C’è” .
Nato nel 1957 per iniziativa della Pro Thiene come rassegna estemporanea, il Premio di Pittura “Città di Thiene” è stato per quasi trenta anni un punto di riferimento importante nel panorama culturale italiano, come si evince leggendo il lungo e prestigioso elenco di
partecipanti e premiati. Bruno Cassinari, Ernesto Treccani, Remo Brindisi, Renato Vernizzi e Giovanni Gentilini sono solo alcuni dei nomi legati al riconoscimento thienese.
Nel tempo, il Premio ha saputo crescere in qualità e consensi: con la tredicesima edizione è stato istituito, accanto al Premio di pittura, il riconoscimento “Dino Buzzati”, in onore del grande scrittore italiano che era stato presidente della giuria nell’XI edizione, con l’intento di premiare un autore italiano che avesse sostenuto il cammino dell’arte nella società contemporanea.
Ancora, nel 1977, gli è stato affiancato il premio ‘Giovanni Rossi’, riservato ad un personaggio della cultura veneta, la cui opera avesse contribuito alla diffusione e alla valorizzazione dell’espressione artistica. Quello che testimonia il Premio è l’attenzione data all’arte locale, da un lato, e il respiro nazionale ottenuto negli anni, dall’altro; la prima è testimoniata, oltre che dalla partecipazione di artisti del vicentino, anche dalla programmazione di mostre collaterali di soli artisti locali o ancora dall’assegnazione del tema legato al paesaggio thienese delle prime edizioni, mentre la seconda è dimostrata dalle cerimonie di premiazione, avvenute spesso in presenza di figure istituzionali nazionali, come Luigi Gui, ministro della Pubblica Istruzione (1967), Mario Pedini, ministro dei Beni Culturali (1977), Giovanni Spadolini, allora ministro della Pubblica Istruzione (1979), o dal gemellaggio artistico-culturale con la Città di Milano nel ’79 in presenza del ministro degli interni Mariano Rumor.
Thiene, dunque, nel corso della seconda metà del Novecento si era affermata come uno dei fulcri dell’arte italiana. Un’esperienza gloriosa, ricordata ancora da chi l’ha vissuta e ne evoca oggi le memorie.
L’associazione Corte d’Arte, che nasce con l’obiettivo di offrire all’hinterland thienese proposte culturali che ristabiliscano un legame tra cittadino e arte, propone di far uscire le opere del Premio dalla Pinacoteca comunale, sita nel Teatro Comunale, con la finalità di mostrare ed illustrare cosa fosse il concorso e la sua portata. L’Associazione ha strutturato l’esposizione in modo completo ed organico, col fine di fornire al visitatore una storia cronologica del Premio e di illustrare, inoltre, le altre implicazioni culturali che il Premio ha originato nel corso dei decenni, avendo richiamato a Thiene negli anni, tra le fila degli organizzatori, dei giurati e dei partecipanti, personalità di grande spessore, anche non propriamente legate al mondo dell’arte figurativa.
L’obiettivo dell’evento “C’era- c’è” è dunque quello di dare una visione generale e per quanto possibile completa della vivacità culturale che il Premio aveva innescato in quegli anni, con degli apparati correlati all’esposizione vera e propria, insieme alla prospettiva presente e futura, dimostrando come i partecipanti delle ultime edizioni del Premio continuino a produrre nei loro atelier.
“In una società che spesso può essere definita immobilizzata e a tratti cieca, non votata alla creatività e all’innovazione artistica, – spiegano gli organizzatori – vogliamo dare voce alle realtà sopravvissute e a quelle nuove, dando loro la libertà di muoversi e smuovere la coscienza delle persone. Infatti dare humus ad un terreno arido, facendo riemergere testimonianze di un passato florido, vuol dire porre le basi per ricreare un sostrato dal quale i giovani possano partire ed essere protagonisti delle iniziative culturali. Il territorio, e Thiene in primis, può tornare ad essere apripista anche per molte realtà sommesse”.
L’associazione Corte D’arte, ospitata a villa Ca’ Beregane, è nata dal 2014 dalla collaborazione tra artisti, dalle più svariate competenze che curano le iniziative e ne gestiscono la comunicazione. Il nome Corte d’Arte è stato scelto perché la corte è sia un luogo in cui l’arte è l’indiscussa regina, sia uno spazio reale, che tuttora esiste come corte della villa di campagna, nel significato più rurale del termine. Quindi la corte è anche il luogo dove si lavora ed è proprio da una porta affacciata su questa area che trova sede l’atelier di idee degli artisti e dei loro collaboratori. Lo scopo dell’associazione non è quello di ritagliarsi spazi di esposizione individuali, ma di divulgare la cultura attraverso spazi di aggregazione. L’associazione infatti non è né un museo né una galleria, bensì un luogo di incontro e una sede espositiva. Grazie ai contatti con artisti e gallerie, attraverso mostre ed eventi si propongono opere di artisti locali e internazionali per metterle a disposizione degli occhi altrui, di chiunque voglia confrontarsi, ritrovarsi, chiacchierare e avere un contatto diretto con l’arte e con chi la fa.
La Mostra “C’era – c’è” è visitabile al pubblico dal 3 al 18 ottobre 2015, dalle 17.30 alle 21.00 nei giorni dal lunedì al venerdì e dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 20.00 nelle giornate di sabato e domenica.