Non si può pensare al centro storico di Thiene e alla sede del palazzo municipale senza che venga in mente la bella fontana di Bacco e Arianna, donata dal Conte Guardino Colleoni nel 1911 ed opera di Egisto Caldana, un abile scultore vicentino attivo nel territorio intorno alla seconda metà dell’800.
Attualmente l’anello perimetrale della vasca presenta condizioni molto diverse rispetto a quelle originarie dei primi del ‘900: la vasca è circondata da una corona di siepe, tra l’altro interrotta in più punti e la “vera” risulta interrata per diversi centimetri, così che parte dei rilievi del fregio esterno da molti decenni non sono più visibili.
L’opera, infatti, è fonte di interesse non solo per quanto riguarda i protagonisti, ispirati al mito di Bacco, ma anche per le frasi contenute entro i quattro scudi dell’anello perimetrale.
Tra gli scudi sul bordo della vasca vi si legge tra l’altro: “Haec Poti Flammas – Teperet Unda Meri”, vale a dire quest’acqua che ondeggia mitighi l’ardore del vino bevuto. La frase denuncia un carattere vagamente goliardico, tra l’avvertimento bonario ai bevitori di vino e il dotto divertimento nella citazione di Orazio. In definitiva la fontana costituisce insieme un monito alla moderazione nel bere e una celebrazione della tecnologia idraulica portata dall’acquedotto di fine ‘800.
La siepe non faceva parte del progetto originale; compare intorno alla “vera” all’incirca negli anni ’50 e da allora ha compromesso la lettura della fontana.
L’Amministrazione Comunale intende ora avviare un intervento di recupero dello stato originale dell’opera con l’eliminazione della siepe e delle ceppaie, lo scavo dell’area perimetrale della fontana, il consolidamento della parte di fondazione scoperta dallo scavo e la pulizia della pietra ora interrata, la posa di pavimentazione in ghiaino ed il ripristino dei sostegni in ghisa e della cordonata che corre lungo la circonferenza della vasca a mò di protezione.
“La fontana è uno dei simboli della città – rileva Andrea Zorzan, assessore ai Lavori Pubblici – e da tempo attende un intervento di sistemazione definitivo. Ci siamo basati sulle foto d’epoca esistenti per riportare, per quanto è possibile, il complesso all’idea originale. Si tratta, peraltro, di un intervento di modesta entità economica che però risulterà particolarmente gradito, ci auguriamo, ai thienesi” .
I lavori, che hanno il benestare della Soprintendenza, inizieranno domani, tempo permettendo e si concluderanno entro il 5 ottobre, in tempo utile per presentare la fontana “ritrovata” ai thienesi e ai tantissimi visitatori attesi per il Mercato rinascimentale europeo. Il costo complessivo si aggira su 7 mila euro. In occasione dell’intervento si provvederà anche alla sistemazione del braccio di Bacco che regge la coppa, ora bisognoso di restauro. *