Definirlo un varco dell’emozione non è un azzardo riferito a Terje Nordgarden, l’artista norvegese dalla voce che graffia l’anima, che due lunedì sera si è esibito al QL cooking show di Thiene.
Tornato in quella che considera la sua seconda patria, Nordgarden si è esibito in un minitour per presentare il suo ultimo singolo Tears (All Over Town), riempendo i locali del QL col suo sound e con la sua voce che non possono non scorrere nel sangue di chi si presta all’ascolto.
La presenza di Nordgarden è stata un valore aggiunto alla programmazione del Jazzset, il lunedì sera tutto musicale del noto locale thienese, che di settimana in settimana conduce in un viaggio musicale le persone presenti, con scelte che di volta in volta si confermano azzeccate.
Un vichingo nell’aspetto con la riservatezza iniziale che può essere scambiata per freddezza a chi si ferma al solo primo impatto, ancor prima di sentirlo cantare. Un ragazzo di 37 anni che nel 1993 scoprì la sua passione per la musica, tanto da farla diventare non solo arte ma stile di vita, a Oslo durante il concerto di Bruce Springsteen. Passione che lo portò in Italia, culla delle arti tutte, a suonare per strada, poi guadagnandosi delle serate in locali di Firenze, fino a essere notato da Paolo Benvegnù che lo porterà alla produzione del suo primo album “La musica per me è sì una scelta, ma è anche il mio lavoro – dichiara Nordgarden tra un vocalizzo e l’altro – Vorrei fare il salto di qualità, dando voce anche a quelli che sono i miei travagli, come ogni persona ha”, motivando così la sua scelta di esibirsi al di fuori della Norvegia.
Solo pane e musica a Oslo per Terje? No e apre una piccola breccia del suo vissuto, raccontando del suo quotidiano che lo vedono, oltre a felice padre di una bimba di quattro anni, impegnato a seguire dei bambini nell’asilo dove porta la sua cucciola e tre giorni la settimana dedicarsi a un ragazzo di 35 anni “speciale” come lui lo definisce con un guizzo nello sguardo “E’ un ragazzo autistico che conosco e seguo da 10 anni ed è straordinario, vive da solo grazie alle riforme norvegesi che garantisce una vita autonoma e assistita alle persone disabili”.
Questo Terje Nordgarden, che sul palco del QL cooking show, presa la chitarra in mano e con la loop station ha trascinato il pubblico in un mondo a parte, pregno di emozioni.
Paola Viero