Sono state le note del canto medievale “Gaudete Cristus est natus ex Maria Virgine” a restituire idealmente alla comunità del Santo di Thiene la “Natività” di Costantino Pasqualotto, detto il “Costantini”, una tela di grandi dimensioni (due metri e 35 centimetri per un metro e 75), appena restaurata da Alessandra Sella e Giulia Cattelan.
Numeroso e particolarmente attento il pubblico che ha apprezzato l’intensità dell’opera d’arte del noto pittore vicentino e i brani musicali magistralmente eseguiti dall’Ensemble del Coro Giovanile “Città di Thiene”.
“Sono incantato dai colori vivi e dalla serenità dei volti” ha sottolineato don Giulio Ballan, parroco del Santo e di Rozzampia, nel presentare il restauro e nel tracciare un profilo del pittore cui è stata attribuita la paternità dell’opera dalla Sovrintendente alle Belle Arti di Verona Chiara Rigoni.
“Mi ha conquistato la parte centrale del quadro con il bel volto della Vergine che esprime serenità e gioia, e la luce intensa che emana dal Bambino – ha continuato il parroco – e mi ha fatto riflettere la presenza dell’angelo con l’Eucaristia, una combinazione strana e nuova, specie in una tela che raffigura il Natale”.
La sicurezza prospettica dell’insieme, il paesaggio tipicamente vicentino, con le montagne sullo sfondo, e l’atmosfera di attesa con un cielo illuminato dai colori dell’alba sono gli elementi vincenti del dipinto. L’impianto in stile barocco raffigura la classica scena della Natività e propone nella parte superiore un angelo con il calice e l’Ostia consacrata, che sembra quasi ricordare l’origine della chiesa del Santo, avvenuta nel Trecento a seguito del miracoloso ritrovamento di un’ostia nelle campagne thienesi.
Le due giovani restauratrici, Alessandra Sella e Giulia Cattelan, hanno presentato con dovizia di particolari le varie fasi del loro lavoro che ha fatto emergere i colori caratteristici della pittura dell’artista vicentino operante ai primi del Settecento. Finalmente ora la “Natività” può essere ricollocata in evidenza, in una nicchia della navata destra, dove si potrà ammirare il restauro conservativo ed estetico di notevole pregio.
Si è detto piacevolmente meravigliato, per il clima della serata e per le voci angeliche dell’Ensemble, il sindaco Gianni Casarotto che si è complimentato con la parrocchia per il salvataggio di un’opera d’arte quasi perduta e con le restauratrici per l’intensa luminosità data alla tela.
Coinvolgente ed applaudito il finale musicale dei giovani artisti dell’Ensemble del Coro Giovanile Città di Thiene, il soprano Eleonora Donà,il contralto Valentina Trabaldo, il tenore Andrea Dal Bianco, il basso Tommaso Di Lauro, e Alessandro Barone al pianoforte, che hanno eseguito in maniera impeccabile “Maria Mater Gratiӕ” di Gabriel Urbain Faurè, “Angelus ad Virginem”, graduale Duomo di Capodistria, trascrizione Sofianopulo, “Corale BWV 731” e “In Dulci Iubilo” di Johann Sebastian Bach, “Gaudete”, tradizionale medievale, “Quem vidistis pastores” di Luigi Panzeri e “Ave Verum” di Andrea Basevi.
Ivo Carollo