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Marano. Paolo Rumiz presenta il suo ultimo libro

Nell’anno delle celebrazioni della Prima Guerra Mondiale, anche Marano ricorda i centomila giovani trentini e giuliani sepolti nei cimiteri di tutta Europa. E lo fa con una serata dedicata alla memoria attraverso la voce di Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino, che nei suoi libri racconta quei tragici episodi di guerra sul fronte italiano. L’incontro, aperto a tutti, si terrà giovedì 19 febbraio alle ore 21 nell’Auditorium di via Marconi 9. Il noto scrittore, in un dialogo con Alberto Peruffo, presenterà la sua ultima pubblicazione, “Come cavalli che dormono in piedi”, edita da Feltrinelli.
Il libro e’ ambientato nell’agosto del 1914, quando più di centomila trentini e giuliani vanno a combattere per l’Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi. Muovono verso il fronte russo quando ancora ci si illude che “prima che le foglie cadano” il conflitto sarà finito. Invece non finisce. E quando come un’epidemia si propaga in tutta Europa, il fronte orientale scivola nell’oblio, schiacciato dall’epopea di Verdun e del Piave. Paolo Rumiz comincia da lì. E da lì continua in forma di viaggio verso la Galizia, la terra di Bruno Schulz e Joseph Roth, mitica frontiera dell’Impero austroungarico, oggi compresa fra Polonia e Ucraina.
Alla celebrazione Rumiz contrappone l’evocazione di quelle figure ancestrali, in un’omerica discesa nell’Ade, con un rito che consuma libagioni e accende di piccole luci prati e foreste, e attende risposta e respira pietà. L’Europa è lì, sembra suggerire l’autore, in quella riconciliazione con i morti che sono i veri vivi, gli unici depositari di senso di un’unione che già allora poteva nascere e oggi forse non è ancora cominciata.
“Questo 2015 è il tempo in cui possiamo darci la possibilita’ di approfondire, di capire i tanti perchè di una guerra devastante per i territori e per i popoli. È il tempo in cui chi ha già, da un bel po’, intrapreso questo viaggio di ricerca, può aiutarci ad entrare con facilita’ dentro la storia passata, aprendo nello stesso momento le finestre sul nostro quotidiano presente – commenta il sindaco di Marano, Piera Moro – In questo viaggio Paolo Rumiz e’ sicuramente una grande ed eccellente guida sicura”.
“Giovedì avremo l’occasione di incontrare un grande cronista e narratore come Paolo Rumiz. Anche e soprattutto in questi giorni, in cui lo spettro della guerra scuote l’Europa,abbiamo bisogno di chi ci possa guidare nel ricordo delle enormi tragedie del primo conflitto mondiale e nella comprensione del nostro tempo, che sembra non aver fatto tesoro di quell’immane sacrificio du vite umane che è stata la Prima Guerra Mondiale”, conclude l’assessore alla cultura di Marano, Marco Guzzonato.

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