Si trova nel centro di Stoccareddo a Gallio e nel 1669 e poi ricostruita varie volte fino a quando, nel 1923, fu nuovamente eretta su progetto dell’architetto Vincenzo Bonato. Nella foto di Gianna Marcolongo, che ringraziamo per averla condivisa nel gruppo facebook Sei di Gallio se è stupenda grazie all’effetto della neve, che la rende suggestiva più che mai. La chiesa rappresenta un monumento di interesse nazionale dalla Soprintendenza dei Beni Culturali dell’epoca. Gli esperti definiscono il suo stile ‘Gotico alpino’
Negli anni 2002e 2003 la chiesa è stata ristrutturata, sia all’interno che all’esterno.
La Storia
(Fonte La Difesa del Popolo della Diocesi di Padova)
Il 9 novembre 1669, mentre il cardinale Gregorio Barbarigo era in visita pastorale a Camponogara, ricevette una delegazione di abitanti delle contrade di Stoccareddo e Zaibena, distanti sette chilometri da Gallio, che chiedevano di poter costruire una chiesa in cui officiare le messe festive.
Ottenuto l’assenso, due anni più tardi fu benedetta la chiesa campestre di Stoccareddo e quando, nel 1672, il Barbarigo venne in visita a Gallio, nella chiesa di San Giovanni Battista si celebrava tutti i giorni festivi.
Nel 1812, la visita pastorale del vescovo Dondi dell’Orologio informa che vi si celebrava la messa ogni giorno.
All’inizio del Novecento la vecchia chiesa fu sostituita con una nuova a tre altari; distrutta dalla guerra, fu ricostruita insieme al campanile gotico tra il 1922 e il 1925 ed eretta a parrocchiale nel 1952 con territorio smembrato da Gallio.
Nel 2005 è stato rifatto il tetto della chiesa con la copertura interamente in legno a capriata.
Dal novembre 2009, Stoccareddo appartiene all’unità pastorale che comprende anche Sasso, Foza e Gallio.