Ha parlato con il cuore in mano Liverio Carollo giovedì scorso a Fara Vicentino, davanti ad una platea di 140 persone. Il pubblico ha riempito la splendida sala del Comune di Fara Vicentino, intitolata al borgo francese gemellato con il paese della Pedemontana. E’ venuto proprio per ascoltare lui, professore di lettere in pensione, scrittore e naturalist,a che, con passione e amore, percorre le valli di Posina, Arsiero e Laghi in lungo e in largo da circa 30 anni. Angoli di territorio in cui le tracce di quel mondo arcaico, rimasto immutato per secoli, sono ancora evidenti
. Angoli appartati, toccati solo di striscio dalle conseguenze dello “sviluppo”, dove ancora si indovinano le regole, i valori, le tradizioni di un modo di vivere radicalmente diverso da quello attuale.
“Pesanti di storia” sono i sentieri di casa nostra che hanno visto per secoli contrasti di confine tra potenze europee (la Serenissima e l’Impero, il Regno d’Italia e l’Austria-Ungheria), hanno visto la tragedia di due guerre mondiali, sono stati di fondamentale supporto ad una civiltà montanara secolare, di una tecnologia propria, una civiltà che non resistette al boom economico degli anni 60/70 ed è oramai spenta, anche se con i suoi valori ancora ci “parla” suscitando intense emozioni e vibrazioni.
Sentieri pesanti di storia anche perché testimoni di una lotta partigiana che in queste montagne, è stata più dura che in altre regioni, con scontri che sono andati ben oltre al 25 aprile, con eccidi e impiccagioni di strada.
La serata è stata anche l’occasione per parlare , grazie alla presenza di Sergio Pigato, Presidente della Commissione Sentieri del C.A.I. Veneto, del lavoro svolto dalle sezioni del CAI per la manutenzione dei sentieri di montagna.
di Redazione Thiene on line