Una mostra di oggetti ottocenteschi ricca e vivace è stata allestita dagli studenti delle Medie di Carrè e Chiuppano. Quello che voleva essere solo un piccolo contributo per ricordare il centenario della morte del grande filantropo di Chiuppano Nicolò Rezzara, cui è dedicata la scuola, si è rivelata una piacevole sorpresa per tutti. Primi fra tutti gli studenti, che hanno dimostrato un vivo interesse e stimolato l’attenzione dei visitatori verso l’illustre concittadino.
Alunni e docenti hanno lavorato insieme per allestire lo spazio all’interno dell’istituto che accogliesse le testimonianze degli usi e costumi dei due paesi a fine Ottocento, non solo, si sono confrontati con i nonni o addirittura i bisnonni, che soli potevano dare nome e valore agli oggetti scelti per l’esposizione.
‘Tutti gli studenti – ha detto Antonella Zulian, docente dell’istituto e coordinatrice della mostra – sono stati chiamati a rovistare le proprie soffitte, i propri granai o quelli dei nonni così da recuperare oggetti, foto, documenti che raccontassero il vissuto di un passato che sembra ormai tanto lontano. Un modo originale per commemorare un cittadino che ha tanto amato la scuola, la cultura, l’informazione e la crescita sana, consapevole e attiva dei bambini, dei ragazzi e dei giovani in un’epoca di profondi cambiamenti’.
La mostra è stata patrocinata e sostenuta anche da entrambe le amministrazioni e particolarmente soddisfatta ne va il vicesindaco di Carrè Valentina Maculan, assessore all’istruzione. ‘Credo che il lavoro svolto da alunni, insegnanti e collaboratori scolastici – ha commentato il vicesindaco – sia stato davvero eccezionale. La riscoperta di Nicolò Rezzara è stata un ottimo pretesto per far lavorare i nostri giovani studenti sul proprio territorio, non solo per renderli più consapevoli sui modi di vivere e gli oggetti in uso a fine Ottocento, ma anche perché il reperimento di tali informazioni è avvenuto in un fondamentale clima di dialogo con i nonni e i bisnonni, che ha dato luogo ad uno scambio reciproco, ad una interazione generazionale, cui la nostra amministrazione tiene particolarmente. Inoltre, la mostra è sintomatica di un forte dinamismo, di una freschezza di idee e di una grande vivacità di proposte, che la nostra Scuola media sta dimostrando in questa come in altre sue iniziative’.
Marta Boriero