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Thiene. Buio e via. ‘M’illumino di meno’, quando la cultura apre spazi oltre i confini

Buio e…via!

Una luce illumina la scena in un’insolita sala: siamo a Thiene, al terzo piano della Biblioteca Civica, dove va in scena, in mezzo ai libri e agli scaffali, Hospitality Suite (The Big Kahuna) a cura della Compagnia teatrale La Zonta.

L’occasione è l’evento “M’illumino di meno” che l’altra sera,  ha portato in tutta Italia la campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai radio2.

Ancora una volta, ed è la quinta, la Biblioteca Civica in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune ha aderito alla campagna, proponendo alcune iniziative nelle proprie sale.

Cominciato con la lettura dedicata ai più piccoli tenutasi nel pomeriggio, l’evento ha trovato il suo clou nella serata, dove sono state presentate due performances: la prima, la rappresentazione teatrale prima citata, la seconda un momento di riflessione e letture dal titolo “Dentro i Balcani”.

“Hospitality Suite” ha tenuto incollati alla sedia tutti gli spettatori, catturati dalla bravura dei tre protagonisti: un intenso Francesco Pasquale, un sanguigno Massimo Pupin e un pacato e efficace Giampiero Pozza che funge da elemento equilibratore tra i primi due. Una prova attoriale di ottimo livello diretta da Antonio Mosele.

Le note del flauto traverso di Matteo Ivetic hanno aperto la seconda parte della serata. Al piano terra, nella penombra rischiarata da sole due luci, Maria Gabriella Strinati ha letto alcune pagine del libro “Il derviscio e la morte” di Mesa Selimovic e con la sua voce calda e vibrante ha condotto gli ascoltatori nella profondità delle riflessioni esistenziali del protagonista, un derviscio che vive un suo dramma interiore nella Bosnia ottomana del XVIII secolo. Una Bosnia che l’approfondimento storico del prof. Egidio Ivetic ha cercato di descrivere, nell’intrico di civiltà e culture che in quella terra si toccano, si permeano, hanno convissuto e ora sono nettamente separate.

Una serata intensa, dunque, che dimostra come la Cultura apre spazi oltre i confini e promuove sempre crescita.

Ginevra Neri