Dopo il debutto torinese l’Amleto palestinese, ideato da Gabriele Vacis e Marco Paolini, sarà programmato con una lunga tournée in Italia che farà tappa anche al Teatro Astra di Schio, il 30 aprile alle ore 21.00. Lo spettacolo sarà interpretato da Marco Paolini e da un gruppo di giovani attori palestinesi e italiani. “Amleto a Gerusalemme” è uno lavoro che riunisce due grandi protagonisti del teatro italiano, Gabriele Vacis e Marco Paolini, artefici della lunga e felice stagione del teatro di narrazione, ed è prodotto dal Teatro Stabile di Torino con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La collaborazione con il Ministero su questa iniziativa ha preso il via lo scorso autunno, e si è articolata attraverso una serie di laboratori a Gerusalemme con i giovani palestinesi che si sono svolti nel novembre 2015. A partire dal febbraio 2016, sono iniziate le prove dello spettacolo nel campus teatrale delle Fonderie Limone di Moncalieri. Amleto a Gerusalemme è un progetto di Gabriele Vacis e Marco Paolini che ha radici molto lontane, così come la loro amicizia e collaborazione artistica. Un’idea che nasce nel 2008 a Gerusalemme, al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est, sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri Italiano e della Cooperazione per lo Sviluppo: una scuola di recitazione per ragazzi palestinesi, la cui voglia di lavorare in teatro è più forte dei pregiudizi sociali. L’anno successivo il laboratorio prosegue in Italia, dove i ragazzi lavorano anche con Laura Curino, Emma Dante, Valerio Binasco, Alessandro Baricco e Roberto Tarasco. Nucleo fondamentale della didattica che Gabriele Vacis mette in opera è la schiera, un processo che unisce movimento e attenzione che da tempo è alla base dei lavori del regista: «Schiera – spiega Vacis – è l’esercizio che sto elaborando da molti anni. Insegna a vedere quello che si guarda e ad ascoltare quello che si sente. Saper vedere, sapere ascoltare, è necessario per un attore che voglia essere autore della propria presenza in scena». E la chiave per poter ascoltare e realizzare un percorso teatrale è partire dall’Amleto di Shakespeare, dalla consapevolezza che in esso si scorgono tutte le sfaccettature della vita, complicate dalle esperienze di chi vive in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo/donna, il conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia, l’amore.
Il Ministro Paolo Gentiloni ha confermato al Teatro Stabile di Torino il patrocinio all’iniziativa e ha assicurato il sostegno da parte della Cooperazione Italiana allo Sviluppo per rendere possibile la rappresentazione dello spettacolo anche a Gerusalemme e in Medio Oriente, giudicando il progetto un utile strumento di dialogo e confronto tra civiltà e popoli nel nome del teatro, dell’arte e della cultura.
Info: i biglietti per la replica di Schio sono esauriti in prevendita. Info: 0445 525577.