Un omaggio per dire grazie ad un amico, ad un sostenitore, un creativo che riesce a riprodurre opere e progetti utili e importanti per la comunità e le aziende. Gunter Panozzo, titolare della Univer 2000 di Zanè, ha voluto riprodurre, sulla facciata di uno dei magazzini verticali della sua ditta, una gigantografia di 15 metri di Gabriele Thiella, noto ingegnere che tra Schio e Thiene ha realizzato moltissimi lavori, in ambito civile, edile ed industriale della zona, oltre ad essere stato assessore di Thiene e per il suo costante impegno nel sociale.
Il murales, 8mx8m, è stato commissionato all’artista Rudi Moriconi, 47 anni, nato a Schio ma residente a Chiuppano, già conosciuto per i suoi ritratti e opere geniali e fatiscenti, riprodotto tra giovedì 29 e venerdì 30 giugno. Il volto di Thiella è davvero maestoso, lo si può ammirare percorrendo via Monte Pasubio, che da Zanè porta verso Schio, sicuramente si fa notare per le sue dimensioni, ma colpiscono anche i tratti realistici che lo rendono un ritratto imperiale. “Ho deciso di rendere omaggio all’ingegnere Thiella con un murales perché per me, oltre ad essere un collaboratore, è un vero amico. Ci siamo conosciuti 8 anni fa, abbiamo iniziato a lavorare insieme e da allora lo sviluppo è stato enorme, in termini progettuali ed economici. Devo molto a lui, posso dire che lui sia il fautore del mio successo”. Una vera dichiarazione di affetto e stima verso un professionista di 74 anni che ancora oggi ha fame per il bello, è attivo nella realizzazione di progetti complessi che con passione porta a termine con successo. “Un’azienda è costituita da collaboratori, la collaborazione con Thiella è davvero speciale, è difficile trovare persone come lui e il nostro legame si è articolato maturando naturalmente in questi anni. So che di lui mi posso fidare, è un uomo vecchio stampo che con semplicità e serietà mi segue nelle mie follie e mi asseconda. Mi arriva l’idea, gliela espongo e lui trova il modo di realizzarla. Ha stravolto il mio mondo non solo a livello imprenditoriale ma anche emotivo e personale. Abbiamo sempre progetti e idee da sviluppare e ci sentiamo diverse volte al giorno”. Riconoscenza che Panozzo ha sentito il bisogno di mostrare pubblicamente proprio per sottolineare quanto sia importante dire grazie, riconoscere la bravura dell’altro in modo da farlo sentire davvero parte del proprio successo: “Viviamo in una vita fatta solo di scambi lavorativi ed economici, mancano i rapporti, siamo più freddi, chiusi, abbiamo paura che tutti ci freghino o che ci sia sempre e per forza un secondo fine. Con lui sono libero di lasciarmi andare, essere me stesso e sicuro di essere compreso”. La reazione di Thiella alla sua gigantografia è stata davvero bizzarra, perché nel weekend ha iniziato a ricevere telefonate da conoscenti e amici che gli chiedevano cosa fosse successo, se stava bene: “Credevano tutti fosse morto. E questa è la dimostrazione che pensiamo che una persona vada elogiata solo quando non c’è più. Preferisco fare qualcosa finché tu sei qui con me a gioire del bello, della mia gratitudine, non quando non ci sei più. A quel punto a cosa serve?”. Un altro apprezzamento Panozzo lo riserva all’artista dell’impresa “Rudi è un altro professionista che è davvero sprecato qui. Ha molto talento, collaboriamo spesso, siamo in linea e unendo le nostre forze creiamo pezzi unici e significativi.” Spesso criticato per le sue installazioni ai piedi della sua azienda, l’imprenditore si è poi interrogato sul silenzio del Comune di Zanè che non gli darebbe giustizia e soddisfazione ogni qualvolta l’impresa propone ai cittadini zanadiensi e a chi è di passaggio, nuovi scenari: dalla famosa mano che in prospettiva stringe l’azienda, alla stessa struttura che cambia colore, dalle rappresentazioni natalizie e pasquali dove sono i dettagli, spesso fatti a mano anche dagli stessi dipendenti, a rendere particolare e speciale il progetto, fino al cannone con i bambini, uno ucraino e uno russo, che si prendono per mano in segno di pace. “Spesso lancio messaggi significativi, mi dispiace che non vengano capiti. Mi rammarica il fatto che molti pensino che il mio sia solo esibizionismo, le mie iniziative sono mosse da tutt’altra intenzione. Ad esempio credo fermamente che se oggi io curo il mio orticello, anche se gli altri all’inizio mi punteranno il dito contro per eccentricità, domani possono iniziare ad apprezzarlo e, perché no, emulare il mio gesto, rendendo così le strade di Zanè belle, emozionanti, passionali ed evocative”.
Laura San Brunone
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