Non solo fantastiche mises e grande originalità, ma anche una mission ideale ed allo stesso tempo concretissima: questo è quanto esposto, ad un nutrito pubblico di genitori, ma anche di professionisti ed imprenditori , giovedi scorso, dall’Istituto Superiore Scotton di Breganze, in occasione della annuale kermesse natalizia. Un’esperienza che mira a dare agli studenti un’anticipazione di quello che sarà poi il loro vissuto lavorativo e, al tempo stesso, a mettere in evidenza le loro doti, per proporli alle aziende che li impiegheranno. Presenti all’evento Atelier Agorà di Velo d’Astico, sartoria Laura Pizzato e sartoria Caterina Bucco di Marostica, Stylab di Pianezze, For Horses di Marano Vicentino, lo studi modellistico Nonsolomoda di Sarcedo e quello Viuccia de Russi di Marostica, Replay di Asolo, ANTIA, Cashemere di Sandrigo e Fadal Creazioni di Thiene. E’ intervenuta durante la serata anche la dottoressa Simonetta Gobbo dell’Associazione Nazionale Tecnici dell ‘Industria e Abbigliamento.
L’Istituto Scotton è una scuola che, con il suo indirizzo professionale meccanico per l’industria e meccanico motori, , moda, grafico, sociosanitario e con l’istituto tecnico di meccanica e meccatronica, accoglie un gran numero di studenti dell’Alto vicentino, prevalentemente provenienti dal bacino di Breganze e Bassano, tra loro anche moltissimi che, per le loro propensioni più pratiche, si sentono “meno scolastici” di altri.
La quotidianità dell’accoglienza, nel suo significato più positivo di ricerca di un ruolo per ognuno nel rispetto delle sue differenze, è quanto accomuna i suoi docenti, pronti a “rinnovarsi ogni giorno” per offrire alla loro variegata utenza
“un approccio sempre più moderno e vicino al mondo del lavoro in rapida evoluzione”, come spiega l’organizzatore della sfilata, professor E. Peretto.
Professionalità, ma anche umanità ed attenzione per le potenzialità di ciascuno sono sotto l’albero di questa grande scuola, fiera di proporre sulla passerella i modelli, ma anche e soprattutto i propri alunni, distillato più prezioso e più vero dello sforzo educativo.
“L’insegnamento – dice il dirigente dottor M. Maniotti – è qualcosa che passa sul piano della comunicazione interpersonale, è una ricchezza della persona. Spostare l’attenzione da questo contatto diretto fra il docente e lo studente e dare troppa importanza alle norme e alle leggi è un percorso sbagliato che trasforma la sostanza in procedura.”
Quello che non traspare dalla leggiadria dei modelli, simili a fiori esotici con le loro variegatissime gonne, è proprio la fatica, che pure c’è stata , in un percorso partito lo scorso anno dalla ricerca personale di ogni alunno, che, affiancato dal docente, è approdato alla creazione di un bozzetto ideativo-creativo, fino alla fase pratica di realizzazione dei vestiti. Non si coglie il rammarico di della carenza di risorse: in una scuola che si prefigge di trovare il meglio in ogni alunno, esse “sono un mare che andrebbe riempito quotidianamente – commenta il dirigente. I tagli del personale stanno invece rendendo sempre più impegnativo dare a tutti, anche agli alunni disabili, un congruo spazio, non solo nei laboratori pratici del progetto “Cre Attiva Mente”, presente alla sfilata con l’albero della professoressa Gervasi , ma anche in un percorso equipollente che porti chi ne è in grado ad una vera e propria qualificazione professionale.
Non manca nelle parole del dirigente qualche critica alla “Buona Scuola”, che “con il suo apporto di docenti di potenziamento ha creato in realtà qualche confusione” e alla turnazione di insegnanti imposta dalla cosiddetta “terza fase” che ha portato alcune classi a cambiare in corso d’anno più volte gli insegnanti.
Ma c’è solo ottimismo in passerella nel momento in cui docenti e studenti si apprestano finalmente a raccogliere le meritate soddisfazioni.
Umberto D’Anna
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Foto Galery
foto a cura di Mirko Zanon e Gioia D’Anna