Originalissima iniziativa all’ospedale di Santorso. Il nuovo nosocomio di Thiene e Schio, diventerà, fino alla fine di maggio una galleria d’arte. Alle pareti del reparto di ginecologia e ostetricia ver-ranno esposti sedici opere della pittrice veneziana, ma vicentina d’adozione, Lucia Coghetto in arte Ghetto.
L’iniziativa è un’idea del dott. Gianfranco Jorizzo ed è nata con l’intento di stemperare l’atmosfera un po’ fredda “post trasloco” del nuovo nosocomio in un reparto in cui tra l’altro c’è tra i pazienti uno stato d’animo sereno e positivo dato che il motivo del ricovero è la nascita di un bimbo.
Ghetto pone al centro della sua produzione artistica la femminilità, in tutta la sua espressione. Le opere di Ghetto rappresentano donne colte in gesti quotidiani, a volte apparentemente banali, a volte più intimi in cui comunque emerge la grazia della forma, la delicatezza del soggetto, l’atmosfera riflessiva del momento. Maternità emblema di femminilità in cui le donne ritratte concrete e moderne si trasfigurano quasi in mistiche icone.
Ghetto è artista matura, cresciuta a bottega dipinge professionalmente ormai da molti anni.
Si dichiara entusiasta nell’aver creduto a questo “esperimento” di esporre in un ambiente così in-solito come il nuovo ospedale di Santoro:
“ prima di tutto perché è importante sdoganare alcune forme artistiche da una nicchia ristretta di ambienti e persone e quindi ben venga una mostra in un ambiente pubblico frequentato da tutti e poi perché sono convinta dell’azione pedagogica sull’animo umano dell’arte.
Ci può spiegare meglio?
Anche nelle persone che passano per i reparti dell’ospedale?
Beh a me piace considerare, in quel contesto, i miei quadri come una piccola medicina per l’anima.
Alberto Brazzale