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A Thiene il papà del microchip Federico Faggin

Il papà del microchip a Thiene. Federico Faggin, fisico, inventore e scrittore al Teatro Comunale lunedì 10 giugno alle 20.30.
La conversazione tra l’illustre personaggio e l’assessore alla cultura, Maria Gabriella Strinati, affronterà i temi importanti che sono al centro dell’ultima pubblicazione “Silicio, dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza”.
Nell’autobiografia Faggin racconta le sue quattro vite, dall’infanzia ai primi lavori, dalla controversia con Intel per l’attribuzione della paternità del microprocessore, fino al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza.  Proprio su quest’ultimo passaggio si focalizzerà il dialogo che si svolgerà sul palcoscenico thienese, attingendo agli studi più recenti del fisico e all’approccio ad una dimensione di apertura al mistero e al fenomeno, inspiegato ed inspiegabile, della consapevolezza.
I sistemi viventi funzionano in maniera diversa dai computer e il pensiero non è trasmesso con un impulso elettrico ma chimico. Siamo abituati a pensare come macchine, ma questo non è vero.
E per dimostrare che la consapevolezza non è un epifenomeno, un sintomo collaterale del cervello, Faggin non solo ha dato vita alla Federico and Elvia Faggin Foundation, ma ha anche istituito una cattedra all’università di Santa Cruz, in California.

“La serata con Federico Faggin – dichiara l’assessore alla cultura, Maria Gabriella Strinati – è un’opportunità importante per conoscere da vicino uno studioso che nella sua vita ha saputo accompagnare la ricerca tecnologica e scientifica di altissimo livello ad un percorso umano personale di spessore, in una completezza che ci ricorda quella del grande Umanesimo italiano. Sono certa che l’incontro thienese saprà interessare, appassionare e stimolare una platea di giovani così come un pubblico adulto”.  Ad introdurre la serata sarà Giovanni Colasante. L’evento è realizzato in collaborazione con la Libreria Leoni di Thiene.

Nato a Vicenza e poi trasferitosi nella Silicon Valley, con le sue invenzioni, dal microprocessore al touchscreen, ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo. L’operato di Faggin ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e anche italiani: dalla Medaglia d’Oro del Consiglio Nazionale della Ricerca per le Scienze e la Tecnologia (1988). Nel 1997 il fisico riceve il Premio Kyoto per le Tecnologie Tra tutti, si ricorda il premio conferito nel 2010 dal presidente Obama con la National Medal of Technology and Innovation, massimo riconoscimento USA nell’ambito dell’innovazione tecnologica.