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A Sarcedo le persecuzioni, l’esilio e la fuga di Marion Klein Fischer, deportata ad Arsiero

Ebrea austriaca, che ha raccontato le persecuzioni, l’esilio, il domicilio coatto ad Arsiero e la fuga in Svizzera della sua famiglia favorita dal comandante partigiano Rinaldo Arnaldi, grazie al cui aiuto riuscì a salvarsi. Anche a causa di questo episodio di coraggio e solidarietà umana, Rinaldo Arnaldi fu riconosciuto con il titolo di “Giusto tra le Nazioni” da parte dello Stato di Israele.  E’ la sorella di quell’Oscar Klein, noto jazzista, protagonista del film per la regia di Dennis Dellai.

Lunedì 29 Gennaio 2024 alle 20,30 nella la Biblioteca di Sarcedo in Piazza Vellere 1 si terrà un’incontro nell’ambito della Giornata della Memoria a cura del Comune di Sarcedo Assessorato alla Cultura – Biblioteca Civica in collaborazione con ANPI-AVL di Thiene, con il patrocinio del Comune di Sarcedo, della Rete delle Biblioteche Vicentine e degli Amici della Resistenza.

In particolare si accoglierà la Testimonianza di Marion Klein Fischer, internata ad Arsiero con la famiglia durante il periodo bellico dal settembre 1941 al gennaio 1944.

Rosa Marion , nei suoi incontri passati, ha parlato della sua famiglia braccata dai nazisti, delle vicende che hanno visto l’assassinio dei nonni e degli zii, senza una parola di astio. Il padre Alexander era originario del Burgenland, regione ai confini con l’Ungheria, la madre Agnes era di Vienna. I due si sposarono nel 1929. L’anno dopo nacque Oscar e nel 1937 Rosa Marion e aveva un anno, quando con la famiglia lasciò l’Austria annessa al Terzo Reich. I Klein finirono in un campo di prigionia al Sud, a Ferramonti di Tarsia in provincia di Cosenza, dove ebbero per casa una baracca con altre famiglie, ma non ci fu alcun maltrattamento. Nel settembre 1941 le autorità italiane trasferirono le famiglie ebree al “confino libero” e i Klein furono destinati ad Arsiero. Due anni di serenità, una pausa nella bufera: Oscar e Marion trascorsero un periodo felice.

 Profondo fu il rapporto di amicizia, anche dopo la guerra, con don Antonio Frigo, che ebbe un ruolo importante nella Resistenza vicentina. La gente di Arsiero era splendida. Andò tutto bene fino all’8 settembre del 1943. Poi, con l’armistizio, arrivarono i tedeschi e la situazione precipitò. La famiglia Klein evitò l’internamento a Tonezza, dove venivano raccolti gli ebrei da deportare nei lager in Germania, solo perché mamma Klein era malata e all’ottavo mese di gravidanza. Appena si fosse ripresa anche i Klein sarebbero stati deportati in un campo di sterminio. Questo provvedimento “umanitario” permise a don Antonio Frigo di organizzare la loro fuga con l’aiuto del partigiano Rinaldo Arnaldi che li condusse in Svizzera e che, anche per questa azione, è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”. I Klein vennero accolti nel campo profughi di Samedan e fecero i lavapiatti in un albergo di St. Moritz, Oscar e Marion furono affidati a famiglie di Basilea. L’esilio coatto ad Arsiero dal settembre 1941 al febbraio 1944 creò un forte legame col Vicentino. Durante le frequenti visite di Marion ad Arsiero la figlia Deborah, il 23 marzo 1969, all’età di 8 anni, fu battezzata nella parrocchiale di Arsiero da don Frigo. Anche Oscar, trombettista deceduto il 12 dicembre 2006, che suonò spesso con Romano Mussolini, quando nel maggio del 2000 venne a Vicenza per tenere un concerto jazz, si recò ad Arsiero dove suonò in piazza fino a notte fonda, fra la folla

Presenta il prof. Daniele Fioravanzo.

L’ingresso è libero.