Era il 9 giugno 1918 quando Ernest Hemingway, a 18 anni, arrivò a Schio. Per quattro giorni soggiornò all’allora albergo ‘Due Spade’ in via Carducci finché non ci fu posto per lui al Lanificio Cazzola che era sede della quarta sezione della Croce Rossa americana, alla quale era stato assegnato. A Schio Hemingway rimase fino al 22 giugno per poi partire verso il fronte sul basso Piave.
E proprio alla permanenza in città del grande scrittore, premio Nobel per la letteratura nel 1954, sono dedicati due totem realizzati nell’ambito del progetto “Ambasciatori digitali del nostro patrimonio. Ereditare dal passato, trasmettere al futuro” da 25 studenti dell’indirizzo Classico-Linguistico dell’Istituto Tron-Zanella. Un primo totem è stato installato proprio davanti al Lanificio Cazzola, mentre un secondo totem è stato posizionato sulla facciata dell’osteria Due Spade. Nei due totem viene raccontata la permanenza di Hemingway a Schio e attraverso dei qr code è possibile approfondire il soggiorno scledense dello scrittore grazie al materiale raccolto, analizzato e trasformato in podcast dagli studenti.
“Non tutti, scledensi a parte, sanno che Hemingway prima di partire per il fronte ha fatto tappa a Schio – ha spiegato Barbara Corzato, assessore alla Cultura e alla Promozione del Territorio – Grazie al lavoro dei ragazzi del Tron Zanella ora abbiamo uno strumento in più per far conoscere a chi visita la nostra città una parte di storia che ci caratterizza”.