Vienna, primavera del 1784. In un elegante salotto privato, quattro musicisti si scambiano sguardi d’intesa e iniziano a suonare. Le note di un quartetto d’archi si alzano leggere nell’aria, improvvisate, sincere, perfette. Nessuno lo sa, ma quella serata entrerà nella storia, accendendo l’immaginazione di generazioni di musicologi e interpreti. Due secoli e mezzo dopo, quelle stesse vibrazioni risuonano ancora grazie al Quartetto Bennewitz, uno degli ensemble da camera più apprezzati al mondo, che ha reso omaggio a quell’episodio con un disco intenso e raffinato: An Evening in Vienna 1784.

Quello stesso anno, lontano da Vienna ma immerso in un’altra armonia – quella dei pascoli e delle stagioni – a Monte di Calvene nasceva Giovanni Brazzale. Spirito intraprendente e radici profonde, sarà lui a dare forma a una visione che attraversa il tempo: produrre burro e formaggi con cura e rispetto, tra le malghe dell’Altopiano e la pianura vicentina. È lui il moderno capostipite della più antica famiglia casearia d’Italia. Ed è con l’eccezionale presenza e l’indimenticabile esibizione del Quartetto Bennewitz che, insieme ad alcuni degli amici più cari, a Villa Tretti-Brazzale si è reso omaggio a questo primo pezzo di storia lungo oltre 240 anni.

V.R.

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