Il primato della prima auto a circolare in Italia è un’ulteriore conferma dello spirito innovatore di Peugeot, nato nel 1810, che ha contribuito allo sviluppo del nostro Paese. Oltre due secoli di storia caratterizzati da tante innovazioni, anche in settori diversi dall’automobile. Dal mondo della moda alla cucina, all’utensileria, ma tanto anche nel mondo delle due e quattro ruote. Come nel caso dell’invenzione della prima auto coupé cabriolet della storia, la Peugeot 402 Eclipse, ma anche l’invenzione del filtro antiparticolato FAP, il primo ibrido Diesel della storia o il rivoluzionario Peugeot i-Cockpit. Solo per citarne alcuni.
Una storia quella di Peugeot che lasciò il segno in quel lontano 2 gennaio 1893, quando entrò in Italia dalla dogana di Chiasso una Type 3, ordinata il 30 agosto precedente. Pioniere della storia della motorizzazione fu il Conte Gaetano Rossi di Schio, che la ordinò per spostarsi più comodamente per lavoro nella provincia vicentina, suscitando scalpore ed interesse. Un interesse che non lasciò indifferente anche il Senatore Giovanni Agnelli, all’epoca ufficiale dell’esercito in servizio a Verona che, da ottimo appassionato di meccanica, volle provare quel veicolo innovativo diversi anni prima di fondare la più importante casa automobilistica italiana. La scoperta di questo primato della Casa del Leone è stata opera di uno dei fondatori nonché segretario del Club Storico Peugeot Italia, Fabrizio Taiana che, a Parigi ad inizio 2000 per consultare i registri di produzione, notò quello che per decenni era passato come una vendita fatta in terra francese. Il luogo di destinazione “Rochette” era in realtà Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, e quel telaio numero 25 era stato consegnato ad un certo Rossi. Cognome diffuso, certamente, ma sicuramente meno delle persone che, all’epoca, potevano permettersi un veicolo così innovativo e costoso (5.552,20 Franchi Francesi, equivalenti a 6 anni di stipendio di un operaio) e la ricerca, oltre ad attribuire l’acquisto al Conte Gaetano Rossi di Schio, portò poco dopo anche ad un’altra scoperta. Quella Peugeot Type 3 telaio 25 esisteva ancora ed era custodita da decenni all’interno del Museo Nazionale dell’Automobile, a Torino, catalogata in maniera non precisa a causa, probabilmente, di targhette applicate in occasione di restauri avvenuti durante i decenni successivi alla costruzione. Questa scoperta permise di retrodatare l’arrivo effettivo della prima auto in Italia di un anno, perché fino ad allora si riteneva che la prima in assoluto a circolare fosse la Panhard & Levassor del Conte Carlo Ginori di Firenze, giunta il 28 febbraio 1894. Peugeot ha avuto fin da subito un forte e solido legame con l’Italia a partire da quel giorno ed oggi il nostro è il secondo Paese più importante al mondo per il brand del Leone, e l’appartenenza a Stellantis (con sede a Torino) gioca un ruolo ulteriore in questo intreccio di culture. Oggi, forte della più lunga storia industriale al mondo e di una gamma elettrificata totalmente rinnovata, Peugeot punta a salire al secondo posto dei brand più venduti ed apprezzati nel nostro Paese, guidando la transizione energetica della mobilità. Uno spirito di innovazione che fonda le radici nel passato, quindi, ma che trova massima espressione oggi con il debutto nel mercato di quella che è una delle Peugeot che sta facendo più parlare di sé, Nuova 408.