Eccellere in Italia nella lotta al cancro è un motivo di vanto, ma anche un segnale di speranza per tutti coloro, veneti e non, che cercano il meglio per curare la loro malattia. In Veneto stiamo facendo bene, non solo per la qualità degli ospedali, ma per l’approccio complessivo alla lotta al tumore. In questo caso i complimenti vanno all’Ospedale dell’Angelo di Mestre e all’Azienda Ospedale Università di Padova che, per l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari (Agenas), sono tra i quattro ospedali italiani con il livello di qualità più alto nell’area della Chirurgia Oncologica. Complimenti anche ai molti altri ospedali veneti che nella classifica eccellono in specialità diverse”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando alcuni aspetti rilevanti del Programma Nazionale Esiti redatto dall’Agenas sulla base di vari indicatori.

Con due ospedali tra i migliori quattro d’Italia – aggiunge Zaia – primeggiamo nell’area chirurgica. Un riconoscimento di alto valore, ma che non deve rischiare di essere limitativo, perché nel Veneto la lotta al tumore, la malattia che ancora oggi fa più paura alla gente, è una battaglia a 360 gradi, con tanti attori di livello: dall’Organizzazione della Rete Oncologica Veneta, all’attività dell’Istituto Oncologico Veneto – Irccs, alla prevenzione e diagnosi precoce con gli screening per la mammella, il collo dell’utero, il colon. I nostri bravi oncologi fanno squadra, e sono una squadra che combatte fino all’ultimo, senza lasciare mai nulla d’intentato”.

Il Programma Esiti dell’Agenas – aggiunge Zaia – segnala tra le altre cose a livello nazionale una certa disuguaglianza di trattamento tra uomini e donne. Mi sento di escludere che ciò accada in Veneto, dove ogni malato, a prescindere dal genere, età, nazionalità, colore della pelle, riceve le stesse cure con la stessa intensità. Ciò accade a maggior ragione verso le donne per le quali, proprio in oncologia, abbiamo creato un meccanismo come le breast unit, unità composte da specialisti multidisciplinari che prendono in carico la paziente dalla prima diagnosi fino all’auspicata guarigione. In tema di assistenza alle donne – non va dimenticata anche la presenza in Veneto degli ospedali della Donna e del Bambino”.

E non basta – aggiunge Zaia – perché nei vari ambiti di studio del Programma, Treviso, Mestre e Vicenza sono collocati nel livello di qualità alto per l’area Cardiovascolare. Treviso è tra gli 11 ospedali dove si effettuano più by pass coronarici. Ancora Treviso e la Clinica Pederzoli di Peschiera sono tra le strutture a qualità elevata ancora per l’oncologia. Feltre, Conegliano, Portogruaro, Cittadella e ancora la Pederzoli sono tra i primi 28 nell’area osteomuscolare. Citazioni effetto di valutazioni scientifiche inoppugnabili – conclude il Governatore – che testimoniano una volta di più la qualità sanitaria diffusa nel Veneto ben oltre i grandi Hub, ma sparsa virtuosamente su tutto il territorio”

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