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Zaia: “Se potrò ricandidarmi lo farò. La partita non è chiusa”

La partita per il terzo mandato non è ancora chiusa e Luca Zaia dice che, se potesse, si ricandiderebbe alla guida della Regione Veneto. Al momento non può e non si può, “ma dovremo capire cosa accadrà da qui a un anno”: il tema del terzo mandato (o meglio della rimozione del tetto di due mandati per il presidente di Regione) è “ancora in piedi, è un dibattito che si esaurirà negli ultimi mesi prima delle fine del mandato” e quindi c’è tempo, ci sono “un sacco di variabili che oggi non ci permettono di parlare del futuro”. Insomma, gli dicono i cronisti, questa cosa del tetto ai mandati non la manda giù? “Non è che non me la metto via, io dico che la partita non è formalmente chiusa dopodichè cercheremo capire se lo sblocco” al tetto, “avviene in un mese, in un anno, ma o negli anni” Zaia è certo che cadrà “perchè è una anomalia tutta italiana” che colpisce solo sindaci e presidenti di Regione. Sotto sotto, e forse neanche troppo sotto, la speranza di coltivare una ricandidatura resta. Zaia duetta con i cronisti a partire da una domanda sulla possibile candidatura a presidente della Regione di Alberto Stefani, segretario della Lega in Veneto e fresco vicesegretario nazionale della lega. C’è il tema del terzo mandato prima, risponde. Ma quindi, lei… “Io ancora presidente? Ad oggi è impossibile”, ma “se poi accadrà qualcosa dal punto di vista normativo non lo so dire. Se c’è uno spiraglio non lo so dire, c’è ancora un anno davanti e si tratta di capire cosa accadrà in 12 mesi”. Zaia tra l’altro ricorda anche il “grande tema della proroga delle Regioni che votarono a settembre 2020 e che potrebbero essere prorogate ad aprile 2026. Per i Comuni è stato così”.

Insomma, c’è tempo per lavorare alla prospettiva e Zaia avvisa tutti: “Restare governatore dipende da un fatto giuridico. Se ci sarà la possibilità di candidarsi, mi ricandido, ma non perchè non o nulla da fare ma perchè me lo chiedono i venuti. E lo farò con massimo rispetto delle idee di tutti, e perchè con la mia squadra abbiamo dimostrato di aver amministrato con il cuore. Forse non sempre siamo stati progetti, forse qualcosa abbiamo sbagliato ma sempre con il cuore e difendendo i veneti”.