“Autonomia e premierato non sono merce di scambio. Sono due progetti strategici di questo governo ma senza alcun do ut des.
Tanto più che il percorso dell’Autonomia è in dirittura d’arrivo, quello del premierato è agganciato a una riforma costituzionale”. Lo afferma il presidente del Veneto Luca Zaia, in una intervista al ‘Corriere del Veneto’.
“Io – aggiunge Zaia – ho un ottimo rapporto con il presidente Mattarella che stimo molto. Non voglio che le mie parole siano declinate rispetto alle ultime vicende, ma non posso dimenticare che è il garante della Costituzione, una Costituzione, quella del ’48, autenticamente federalista. A chi critica questa Italia, rispondo che è non è figlia dell’Autonomia, bensì del centralismo”.
Sulla mancata discesa in campo per le Europee, Zaia risponde: “Io sono un amministratore e, a due anni dalla scadenza del mio mandato in Regione, candidarmi avrebbe significato, in caso di elezione, dimettermi da presidente. Il mio elettorato non avrebbe apprezzato. Avrei anche offerto il fianco a polemiche inutili, mentre è il caso di concentrarci sui temi caldi in Europa. Mi è dispiaciuto dire di no ma penso sia stato corretto nei confronti dei cittadini veneti”.
Infine, il terzo mandato, che sembra sparito cancellato dall’orizzonte politico: “La Pubblica amministrazione mi è sempre piaciuta perché posso fare qualcosa per la mia gente.
Quanto al terzo mandato, vedremo come andrà. Di sicuro, in futuro sparirà il blocco dei mandati perché è un’anomalia tutta nostra”.