Villaverla avrà due liste. Ancora una volta alle urne saranno infatti due i poli a sfidarsi per il rinnovo del consiglio comunale: da una parte Enrico De Peron, nel solco di una continuità con l’attuale maggioranza ma comunque desideroso di apportare un rinnovamento, dall’altro Michele Vezzaro a cercare di raccogliere le redini di un’opposizione mai convinta dall’esperienza Gonzo.
“A Villaverla poco o nulla si muove! Troppe questioni irrisolte, spesso, purtroppo, mai davvero affrontate, incidono sul quotidiano delle nostre vite e sul futuro del comune e dei suoi abitanti. Il tempo per sviluppare e migliorare il paese lo abbiamo concesso, oggi alibi non ce ne sono più: è il momento di fare e di fare con intelligenza, determinazione, condivisione d’intenti e di azione”.
Questa, in poche parole, è la visione oltre che la prima dichiarazione con la quale scende in campo Michele Vezzaro, con la sua lista ‘Villaverla e Novoledo – Terra Comune’, proponendo un radicale cambio di passo rispetto alla compagine uscente.
“Quest’anno un lungo ciclo di 15 anni si conclude” – continua Vezzaro – “ed è tempo di offrire ai villaverlesi un nuovo corso, energia fresca che possa finalmente dare risposte ai temi sul tavolo da anni, a cominciare dai nodi delle infrastrutture, dell’assistenza alle famiglie bisognose e della medicina territoriale fruibili da parte di tutti, di un’autentica valorizzazione degli spazi, degli edifici e delle risorse, soprattutto naturali e paesaggistiche”.
Era marzo 2020, Covid-19 e il lockdown rendevano l’atmosfera cupa e intrisa di pessimismo, anche nell’Alto Vicentino. A Villaverla la risposta fu immediata: una generosa mobilitazione online veicolata tramite i tanti artisti locali attivi nel territorio – attori, cantanti, musicisti, fumettisti – consentì la raccolta di ben 6mila euro, donati all’economato dell’ospedale di Santorso ed al Muzan di Malo, per acquistare il materiale sanitario indispensabile nel momento stesso in cui la penuria si faceva sentire. Dietro questa operazione, e al suo successo, c’era proprio Michele Vezzaro.
La campagna Web, poi, trovò anche uno sbocco nel ‘mondo reale’, con due concerti benefici, organizzati sempre dal candidato sindaco in collaborazione con la Pro Loco, premiati con il reperimento di ulteriori 2.600 euro, versati al comune di fronte all’impegno di aiutare le famiglie in maggiore difficoltà in seguito alla pandemia. 44 anni, nato e residente a Villaverla, sposato e padre di due bambini, maturità classica e laurea in giurisprudenza, alta formazione postuniversitaria in attività investigative e sicurezza privata, poi master per l’insegnamento di materie economicogiuridiche negli istituti secondari. In ambito professionale, quindi, giurista d’impresa con esperienze di gestione aziendale anche all’estero, oggi imprenditore nel campo della comunicazione e dei servizi con licenza come investigatore privato, Vezzaro può vantare un denso curriculum.
Quanto a impegno sociale nel territorio, Michele Vezzaro è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filippi di Villaverla e Vicepresidente della Scuola Regina Pacis di Novoledo.
Con l’Associazione Regina Pacis e in collaborazione con Caritas e Parrocchia ha inaugurato e fatto crescere, fin da marzo 2021 nonostante si fosse in piena emergenza Covid, il servizio ABCDoposcuola per i bambini delle primarie, assicurando continuità operativa e riempiendo un vuoto che pesava in negativo sulle famiglie di Novoledo.
Di questo risultato il candidato sindaco va particolarmente fiero: “Partivamo da una situazione in cui il doposcuola ci era negato, poiché pareva non potesse interessare più di 4 ragazzi. Nel 2021 avevamo già 20 iscritti, oggi sfioriamo i 40. Come questa, possono essere affrontate e risolte molte altre ‘emergenze’. La ricetta è semplice: intercettare i bisogni e organizzare soluzioni efficaci, partendo sempre e comunque dall’ascolto. Senza quest’approccio, aperto e genuino, si rischia di passare sopra le richieste reali dei cittadini”.
Un sognatore con i piedi ben piantati a terra, anche nella concezione del rapporto tra il centro di Villaverla e le sue appendici territoriali: “Siamo un unico comune e, per individuare soluzioni efficienti e condivise, dobbiamo ragionare all’unisono”.
Su questa linea di pensiero si colloca anche l’apertura dei centri estivi per i più giovani, perseguita e ottenuta sempre tramite l’Associazione Regina Pacis, e il loro fitto programma di attività, con le intense visite all’oasi naturalistica delle risorgive come fiore all’occhiello.
Quello del patrimonio ambientale custodito a Villaverla è un nodo cruciale che Michele Vezzaro intende sciogliere, nel corso del suo futuro mandato: “Dobbiamo avere idee e progetti, puntando sulla collaborazione con le scuole e la partecipata AVA – Alto Vicentino Ambiente, per educare le nuove generazioni al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente, in questi anni nessuna idea, nessuna proposta”.
Così come nell’ambito della medicina territoriale e dell’assistenza agli anziani e ai più deboli, oggi costretti a rivolgersi alle strutture extra-comunali anche per bisogni essenziali, e in quello dell’aggregazione giovanile, grande assente nelle politiche passate e nella stessa quotidianità paesana secondo l’imprenditore candidato a sindaco.
“Luoghi e strutture ci sono. Abbiamo tutto in casa. Ma se manca la volontà di occuparsi di questi problemi, o se si accampano scuse, non ne usciamo – prosegue Vezzaro -. Personalmente ritengo di poter mettere al servizio di Villaverla, con i suoi cittadini e le famiglie, non solo la competenza mia e della mia squadra in molti e diversi campi, ma soprattutto un atteggiamento, un modo nuovo di affrontare le cose. Lo stesso che mi ha motivato nella mia avventura imprenditoriale e umana: entusiasmo, condivisione, propositività, uniti alla concreta capacità di costruire e trovare soluzioni, voglia di fare anche dove fino a ieri c’era il nulla e ci veniva detto che non potrebbe essere stato altrimenti.
Il punto, alla fine, è questo: il paese è fermo da troppo tempo e ha bisogno di un sano e dinamico cambiamento. Per valorizzare la nostra Terra Comune servono idee, volontà e responsabilità”.
di Redazione AltoVicentinOnline