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Veneto, c’è il nuovo piano organizzativo sui servizi sociali: “I comuni i veri protagonisti”

Con due provvedimenti approvati dalla Giunta regionale del Veneto è stato varato il processo di attuazione della legge regionale che interviene in materia di assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali. “Chiaro è l’intento innovativo rispetto al passato- anticipa Manuela Lanzarin, assessore alla Snità e ai Servizi sociali- si tratta dei primi documenti attuativi previsti dalla legge regionale, i tasselli indispensabili per rendere concreta la riforma che istituisce gli Ambiti territoriali sociali, fulcro della programmazione, pianificazione, coordinamento e gestione della funzione socio assistenziale e, in particolare, per la realizzazione dei Leps”. Si delinea il “superamento della frammentazione dei servizi e degli interventi oggi esistente- sottolinea l’assessore- i Comuni che si appresteranno a dare una nuova organizzazione ai servizi, attraverso la costituzione degli Ats, con propria forma giuridica, potranno trovare in questi provvedimenti la cassetta degli attrezzi. Proprio per l’importanza di questa riforma vogliamo guidare e supportare gli Enti locali, definendo la rotta da seguire, mettendo nelle loro mani gli strumenti per definire un modello organizzativo degli enti intercomunali del futuro”. In particolare, con il primo provvedimento sono state approvate le indicazioni per la costituzione e l’avvio degli Ats con gli elementi minimi del modello organizzativo da adottare, in base alla forma di gestione associata che verrà scelta da ciascun Ambito.

Con il secondo provvedimento è stato approvato lo schema di regolamento per l’istituzione e il funzionamento del Comitato dei sindaci di Ambito, che ha lo scopo di orientare e supportare i Comitati dei sindaci nella predisposizione degli atti necessari alla propria istituzione e funzionamento al fine di perseguire, secondo i principi di sussidiarietà e cooperazione, un’armonizzazione della funzione all’interno del territorio regionale a beneficio della gestione associata e dell’integrazione istituzionale, gestionale e organizzativa. La definizione di modelli istituzionali e organizzativi omogenei potrà contribuire, inoltre, allo scambio di buone prassi nonché ad ottimizzare le risorse finanziarie e umane disponibili, favorendo la diffusione equilibrata e funzionale dei servizi e delle attività del sistema locale.

“I Comuni sono i veri protagonisti della riforma- aggiunge Lanzarin- vogliamo affiancarli affinché gli Ats diventino la sede primaria della gestione associata delle risorse finanziarie, umane, organizzative e delle capacità e conoscenze del territorio”. Ora i provvedimenti saranno inviati alla quinta commissione, per la calendarizzazione ed il confronto, per l’acquisizione del parere di competenza. “Mi auguro- dice ancora Lanzarin- si arrivi presto a discutere dell’assetto che i Comuni sono chiamati a darsi, ed anticipo che da settembre desidero aprire un ampio confronto in ogni territorio per essere vicina ai sindaci, ed ai rappresentanti del mondo civile che concorreranno a fare di questa riforma, una delle più importanti della nostra regione, anche perché inserita nel più ampio contesto del Piano di riordino territoriale.”