“Il mondo del Terzo settore e del volontariato è fondamentale nel sistema sanitario del Veneto, tanto più quando parliamo di tumore al seno, rispetto al quale il valore dell’associazionismo per accompagnare i malati e i loro familiari è davvero importante. Ne abbiamo avuto un esempio concreto l’anno scorso con il progetto ‘Dragon boat in rosa’, sostenuto dalla Regione Veneto, a cui hanno partecipato moltissime associazioni condividendo socialità, pratica sportiva e riabilitazione. Il Veneto è stata una delle prime regioni in Italia istituire le 23 Breast unit, presidio di garanzia, la Rete oncologica, il PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale), con il coinvolgimento diretto dei pazienti e delle associazioni mettendo in campo il modello vincente di Sanità partecipata. In questo modo, accanto alla componente medica, chirurgica, farmacologica, si affianca quella relazionale, altrettanto significativa. Ricordo inoltre come in Veneto si registri un’elevata adesione agli screening oncologici (77% per la prevenzione del cancro alla mammella), e ora abbiamo deciso di abbassare ulteriormente l’età degli screening, dai 45 ai 74 anni, per cercare di intercettare sempre più persone nelle prime fasi riuscendo quindi eventualmente ad intervenire in modo meno invasivo, con una migliore qualità della vita. Del resto i dati parlano chiaro: il tumore al seno è la malattia più frequente nelle donne, sia in termini di incidenza che di mortalità e in Veneto, dal 2023 ha colpito 5.200 donne”.
Lo ha sottolineato l’assessore alla Sanità e al sociale Manuela Lanzarin, partecipando questa mattina al Palazzo Grandi Stazioni, a Venezia, alla presentazione della delegazione veneta di Europa Donna, l’associazione di promozione sociale, indipendente e senza scopo di lucro, nata per rispondere alle esigenze delle donne colpite da tumore al seno, prima, durante e dopo la malattia. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia, Francesca Caumo e Valentina Guarneri, rispettivamente direttore Uoc Radiologia senologica e Direttore della Uoc Oncologia 2 dello Iov.
Fondata nel 1994 a Milano su intuizione dell’oncologo Umberto Veronesi e su iniziativa della European School of Oncology, Europa Donna è oggi presente in 47 Paesi e in Italia coordina una rete di circa 190 associazioni. Svolge un’opera di sensibilizzazione sul tumore al seno, la malattia più frequente nelle donne, sia in termini di incidenza che di mortalità, proponendosi come il principale movimento di opinione sul tema. In Italia l’impegno dell’associazione si focalizza su tre obiettivi: la sensibilizzazione, la prevenzione, la cura.
“Sono quattordici – ha aggiunto l’assessore – le associazioni di pazienti venete attive in senologia che si sono unite per costituire la nuova delegazione regionale di Europa Donna, coordinata da Ivana Simeonato e Cristiana Csermely, a cui auguro buon lavoro. L’auspicio è che la rete cresca ulteriormente”.
Nel corso dell’incontro è stata presentata anche l’Analisi del valore sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore del seno in Regione. Il 2023, anno a cui si riferisce l’ultima edizione del report, ha visto l’impegno in Veneto di 1.167 volontari, quasi il triplo rispetto all’anno precedente. La loro attività ha permesso di realizzare circa 8.500 incontri sul territorio e visite specialistiche, e di raccogliere fondi per oltre un milione di euro, che hanno permesso di acquistare strumentazioni diagnostiche e di cura per le pazienti.
