Si dicono stremati, esasperati e umiliati. Sono a rischio costantemente e non sono più disposti a lavorare in certe condizioni.
L’Ugl Ferrovieri del Veneto denuncia con fermezza i numerosi gravi episodi di violenza ai danni del personale ferroviario che si susseguono giornalmente. Alla recente ribalta sulle testate giornalistiche, la vicenda di un capotreno stato aggredito da viaggiatori sprovvisti di biglietto,che dopo aver subito minacce e insulti, è stato percosso. Un altro capotreno è brutalmente aggredito a Bassano del Grappa mentre cercava di sedare un alterco tra viaggiatori.L’aggressore ha distrutto anche l’attrezzatura di servizio.
Entrambi i ferrovieri hanno necessitato di cure ospedaliere, causando disagi al servizio agli utenti. Questi episodi – dichiara Emilio Brindisi di Ugl Ferrovieri Veneto – si inseriscono in un preoccupante clima di crescente violenza che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri. Nonostante le ripetute richieste del Sindacato alle Imprese e alle Istituzioni, soluzioni concrete e adeguate tardano ad arrivare.
Anche nell’Alto Vicentino si sono registrati episodi di aggressione, di bullismo che hanno come teatro i vagoni per si sono spesso trasformati in ring di lotta fisica. Ormai qualcuno non denuncia più.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti, – prosegue Emilio Brindisi – dal 28 gennaio al 4 febbraio il personale ferroviario di front-line di tutte le imprese coinvolte indosserà una spilletta simbolica con lo slogan “Stop aggressioni – la violenza non prende il treno”.
Durante le stesse giornate, saranno distribuiti volantini informativi nelle principali stazioni, grazie al supporto dei rappresentanti sindacali territoriali. La violenza sui treni ed in ambito ferroviario in generale non può e non deve essere tollerata, ed è essenziale che si ritorni ad un clima di rispetto anche delle figure istituzionali ferroviarie coinvolte nei processi di controllo che ricordiamo essere Pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni.
I piazzali antistanti le stazioni sono ormai teatro quotidiano di degrado e insicurezza. Aggressioni, furti, spaccio e comportamenti intimidatori rendono ormai questi luoghi invivibili sia per chi vi lavora che per chi la frequenta.
Padova è forse uno degli esempi più lampanti di questo degrado, ma seguono da vicino tutte le grandi stazioni del Veneto e sempre più spesso stazioni minori come Castelfranco o Montebelluna. In particolare nel caso di Padova, tappa iniziale dell’iniziativa di UGL per sensibilizzare sul tema sicurezza nelle stazioni, la Giunta Comunale – dichiara Fabio Beltempo, segretario provinciale UTL UGL di Padova – non può continuare a ignorare questa situazione. Non bastano interventi sporadici o proclami di facciata: servono misure concrete e strutturali per garantire la sicurezza di cittadini elavoratori.La Giunta – conclude Beltempo – deve assumersi le proprie responsabilità e agire immediatamente.
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