La grande pazienza di Luca Zaia e la sua stima incondizionata per i ‘suoi’ veneti è al termine e l’ordinanza restrittiva, che prevede una stretta sui bar, divieto di consumare cibi e bevande all’aperto e obbligo di mascherina in tutti gli spazi aperti, outlet chiusi e negozi chiusi la domenica, sarà in vigore da venerdì 13 novembre.
“Un’ordinanza avvilente, una sconfitta, che è segno dei tempi e che, in un mondo in cui la gente rispetta le regole, non servirebbe neanche”.
I supermercati e le farmacie saranno aperti anche la domenica, ma solo per garantire il non sovraffollamento il sabato e per i pensionati è consigliato andare a fare la spesa le prime due ore di apertura dei negozi, mentre per tutti altri è caldamente richiesto di andare in tutte le altre ore.
Duemila persone ricoverate, in un mondo che non ha personale medico, dove il problema non sono i posti letto, ma medici e infermieri, che come ha detto Luca Zaia per l’ennesima volta “manca il personale, non solo in Italia, ma in tutta Europa”.
E’ un governatore del Veneto composto ma furioso quello che ha parlato oggi in conferenza stampa per annunciare i nuovi provvedimenti.
Calmo, ma determinato, che non ha risparmiato frecciatine agli ‘irriducibili’, a quelli che “bisogna dirgli la distanza da tenere perché non ci arrivano da soli”, a quelli che “vogliono far vedere che va tutto bene anche se loro non rispettano le regole”. “Mi fate pena”, è il commento di Zaia, che magari è anche stato votato da queste persone, che dimenticano però di seguire le sue direttive proprio quando è il momento di dimostrare ‘fedeltà’.
L’ordinanza di Zaia, condivisa con i governatori di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna (Massimiliano Fedriga e Stefano Bonaccini), ha ottenuto il via libera dal ministro della Salute Roberto Speranza. Un’ordinanza da ‘fascia gialla plus’, con alcune limitazioni in più, ma che consente ancora numerose libertà.
Ed è proprio al rinunciare ad alcune libertà che Zaia fa appello, soprattutto ai giovani e a quelli che non vogliono sentire ragioni: “Si tratta di due fine settimana, vi chiedo di non andare a fare vasche in centro, o nelle zone turistiche. Non muore nessuno se anche state a casa per due fine settimana”.
Bar e ristorazione rigorosamente seduti dalle 15 alle 18, per evitare gli assembramenti del pomeriggio, rimane la chiusura dalle 18.
“Questa è la volta di far vedere che siamo una comunità – ha sottolineato Zaia – Abbiamo 54mila dipendenti nella Sanità che si stanno distruggendo le giornate per curare i pazienti. Abbiamo difficoltà per i tracciamenti, stiamo facendo sforzi disumani, con 3mila persone al giorno per le quali contiamo circa 10 contatti. Significa 30mila contatti al giorno. Dobbiamo smetterla di elogiare i medici, è il momento di dare loro una mano”.
“Nel dubbio restate a casa”, ha detto Zaia alla classica domanda provocatrice “Posso andare al Lago di Fimon” (che si spera sia stata fatta ad arte da un giornalista, per dare una voce ipotetica a qualche cretino di turno che non riesce proprio a vivere se non viene spiegato tutto nel dettaglio).
In fascia gialla, è ancora molto ampio il margine di responsabilità personale (e forse questo è un peccato, visto quello che si è visto negli ultimi giorni e lo scorso weekend) ed è proprio quella responsabilità individuale che Zaia auspica.
“Stiamo ballando in volo, dobbiamo stare fermi al nostro posto con le cinture allacciate, mentre il pilota atterra”, è il paragone del governatore, che considera una grande sconfitta l’aver dovuto applicare restrizioni e ipotizzare multe perché i cittadini, senza multe e regole, non riescono ad autoregolarsi.
“State a casa – è il leitmotiv del governatore – Usate il buon senso altrimenti ci chiudono in casa tutti, altro che andare in zona rossa. Usando il buon senso, non servirebbe nemmeno leggere l’ordinanza”.
L’ordinanza
Da venerdì dopo la mezzanotte fino al 3 di dicembre, si applicano le seguenti misure:
– obbligatorio l’uso corretto della mascherina fuori dall’abitazione, ad eccezione dei bimbi sotto i 6 anni, soggetti con disabilità;
– nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per fumo e consumo cibo va garantita la distanza minima di un metro
va portata anche nella propria abitazione in presenza di non conviventi;
– consentito svolgere attività sportiva, attività motoria, passeggiata presso aree verdi e rurali e parchi pubblici purché con la distanza di almeno 2 metri per l’attività sportiva;
– nei supermercati e nei negozi solo una persona per membro di famiglia fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni;
– garantire le prime due ore di apertura dei negozi prevalentemente l’accesso agli over 65;
– niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche;
– sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato alle scuole elementari e medie;
– stop alla vendita di bevande dopo le 18. Dalle 15 alle 18 si può solo consumare da seduti;
– vietata consumazione di cibi e bevande sul suolo pubblico;
– nei giorni prefestivi le grandi e medie strutture di vendita, ivi compresi i parchi commerciali, sono chiusi al pubblico salvo per farmacie, alimentari, edicole;
– nei giorni festivi chiusi anche tutti gli altri negozi di vicinato, salvo per farmacie, alimentari, edicole. Fortemente consigliata la consegna a domicilio;
– trasporto pubblico locale, rimodulazione per garantire i servizi minimi garantendo al 50 per cento la capienza
– competizioni sportive che si svolgono regolarmente in Veneto rispetto al dpcm, gli sportivi e tutti gli accompagnatori provenienti da altri regioni possono accedere solo con test negativo antecedente a non più di 72 ore prima dell’evento. Multe da 400 a mille euro