Ogni Regione fa caso a sé. La regola è che il soccorso sarebbe gratuito per tutta l’Italia, ma fanno eccezione Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige e Veneto, in sostanza l’arco alpino. In questa ampia eccezione l’intervento andrebbe pagato (ci si regola caso per caso) ma soltanto se al soccorso non segue un ricovero: chi è in pericolo di vita, o seriamente ferito, pagherà solo il ticket sanitario come da legge del 1992. Se una persona chiama il 118 per ragioni ritenute non valide (dopo aver fatto partire il soccorso) dovrebbe pagare: questo per esempio se chiama solo per stanchezza o se non c’è un pericolo serio. Spesso si paga anche se si ha un’attrezzatura inadeguata (succede spesso) o per il mancato rispetto di indicazioni e divieti o anche per la scelta di percorsi al di fuori delle proprie capacità. Se le persone soccorse sono più di una, si divide la cifra per il loro numero.
Fonte Il Giornale