La Fattoria Italia protagonista a Roma per la celebrazione di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali. Un’occasione importante per ribadire la leadership del nostro Paese in Europa in fatto di biodiversità, con numeri di tutto riguardo: 5,8 milioni di mucche, vitelloni e vitelli e bufale, 5,6 milioni di pecore e capre, 8 milioni di maiali, ma anche 11 milioni di conigli, quasi mezzo milione tra cavalli e asini e 150 milioni di polli. Ad affermarlo è Coldiretti, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, con asini, cavalli, mucche, pecore e conigli portati a San Pietro assieme ad Aia, l’Associazione italiana allevatori.

“Oltre a regalare al Paese questo primato, l’allevamento – spiega Coldiretti Vicenza – è anche un importante comparto economico, che rappresenta il 35 per cento dell’intera agricoltura nazionale, per una filiera dal campo alla tavola che vale 55 miliardi di euro, con un impatto rilevante dal punto di vista occupazionale con circa 800 mila addetti. Ed il Veneto, con la provincia di Vicenza in particolare, fa autorevolmente sentire la propria voce, con numeri di tutto rispetto sul panorama nazionale, non soltanto regionale”.

La Fattoria Italia è alla base anche dei record tricolori nella produzione di formaggi e salumi, con specialità che sono ormai protagoniste da anni sulle tavole di tutto il mondo, trainando le esportazioni agroalimentari Made in Italy. “Un patrimonio messo a rischio da una serie di minacce – prosegue Coldiretti Vicenza – che vanno dagli effetti dei cambiamenti climatici, alla diffusione di malattie, spesso legate alle importazioni dall’estero e alla diffusione incontrollata della fauna selvatica, fino ai tentativi degli oligarchi del cibo di introdurre carne e latte fatti in laboratorio. Ma a pesare sono anche l’aumento dei costi di produzione e i prezzi bassi all’origine, con gli allevatori che si trovano spesso nella situazione di lavorare in perdita, nonostante garantiscono al paese un presidio ambientale insostituibile”.

A Roma c’erano anche gli animali domestici con i propri padroni, ad evidenziare il ruolo sociale che gli animali hanno assunto negli anni, anche grazie al ruolo svolto dalle Fattorie sociali, sempre più sinonimo di inclusione.

“L’interazione con gli animali è uno degli aspetti più importanti del welfare rurale, un approccio innovativo che unisce – prosegue Coldiretti Vicenza – l’agricoltura alle pratiche sociali, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale, il benessere e lo sviluppo sostenibile. L’interazione con gli animali, in particolare, può portare a numerosi benefici, sia a livello fisico che psicologico. Un esempio sono le attività di pet therapy che aiutano a ridurre lo stress, l’ansia e la depressione. È particolarmente indicata per persone con disabilità, anziani e bambini con bisogni speciali. Anche qui si va dal contatto, alla cura fino ad arrivare alla realizzazione di percorsi da eseguire con l’animale”.

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