Lo scorso anno la Regione Veneto ha fatto 112 concorsi per medici, “uno ogni tre giorni”: ma su 814 posti teoricamente a disposizione nel 2024 sono state fatte solo 197 assunzioni. “Ditelo a quei tromboni quale è il problema. C’è ancora chi pensa che mancano i medici perchè non li vogliamo assumere”, allarga le braccia il presidente Veneto Luca Zaia, che oggi è tornato sulle difficoltà di reclutamento dei sanitari firmando il protocollo che sancisce l’approdo a Venezia del corso di laurea in Medicine & Surgery della facoltà di Medicina dell’Università di Padova, interamente in lingua inglese. Il corso, come hanno spiegato oggi alla stampa insieme a Zaia la rettrice Daniela Mapelli, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato, il presidente della Scuola di Medicina di Padova Angelo Paolo Dei Tos e l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, partirà dal prossimo anno accademico e avrà inizialmente 100 studenti, per crescere successivamente fino a 600. La sede sarà lo storico ospedale SS Giovanni e Paolo, dove saranno dedicate tre prestigiose aule, laboratori didattici e dove gli studenti potranno da subito effettuare i loro tirocinii.
Il corso si terrà esclusivamente in lingua inglese, così come già avviene da sei anni a Padova, da dove sarà progressivamente trasferito a Venezia. “Apriamo il 2025- afferma Zaia- con una novità storica – ha detto Zaia – perché con il Corso a Venezia si chiude un grande triangolo del sapere in sanità, composto da Padova, Treviso e Venezia e cresce la nostra storica propensione all’internazionalità, unita al prestigio mondiale della scuola sanitaria in Veneto che si basa sulle eccellenze degli atenei di Padova e Verona. Non a caso, il 75% degli studenti che si formeranno a Venezia saranno dell’Unione Europea, italiani compresi, e il rimanente 25% di provenienza extra Ue”. La lingua inglese, sottolinea inoltre il governatore, “è un valore aggiunto ormai irrinunciabile, perché in tutto il mondo l’inglese è la lingua della scienza. Con questa nuova offerta formativa su Venezia- conclude Zaia – contiamo anche di poter aumentare il bacino da cui poter attingere a nuovi giovani medici”.

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