“La riapertura di ristoranti e agriturismi è una priorità e quelli vicentini sono pronti all’accoglienza”. Sono le parole di Riccardo Lotto, presidente di Terranostra Coldiretti, che condivide le preoccupazioni del settore e punta il faro sul mondo della ristorazione locale, in trepidante attesa di riaprire al pubblico.
Barchesse, portici e terrazze sistemati ed arredati con tavoli distanziati, ma anche cortili ed aie all’aperto, se il tempo sarà clemente. Il countdown per la riapertura degli agriturismi impegna gli operatori in preparativi straordinari, che mettono in evidenza la versatilità dell’accoglienza in campagna.
Riccardo Lotto non ha dubbi in riferimento alla ripartenza delle attività di ristorazione, attesa dai cittadini prima di cinema, teatro e palestre.
Il sondaggio di Coldiretti conferma che un cittadino su tre (30%) la considera la priorità, davanti all’8% di quanti aspettano di andare ad un concerto o ad uno spettacolo teatrale, mentre il 6% ha, infine, come obiettivo quello di tornare in palestra.
L’entrata in vigore del decreto anti-Covid firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prevede riaperture dal 26 aprile.
“Un appuntamento importante dopo mesi di lockdown che hanno privato i vicentini di una componente importante della socialità e tagliato pesantemente i redditi degli operatori – ha sottolineato Lotto – La ripartenza del servizio al tavolo all’aperto per pubblici esercizi ed aziende agrituristiche vale milioni di euro a livello veneto in fatturato dal 26 aprile fino al primo giugno, quando sarà prevista anche la possibilità di accedere all’interno dei locali”.
L’ handicap dei posti all’aperto riguarda i plateatici dei centri urbani, stretti tra traffico ed asfalto, mentre nelle campagne ci si sta organizzando, secondo Campagna Amica, per offrire agli ospiti la possibilità di cenare sotto gli uliveti, in mezzo alle vigne che stanno germogliando, oppure nell’orto, con la possibilità di raccogliersi la verdura direttamente.
“Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto ed a tavola e con ampi spazi in mezzo alla natura, sono con tutta probabilità i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche – ha concluso Lotto – L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post Covid, perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità, nelle campagne, per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Ricordiamo che nelle nostre campagne le distanze si misurano in ettari, non in metri”.
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