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Pedemontana Veneta, Zaia: “taglio costo dei pedaggi, pronta la delibera”

Non nega che i bilanci siano in perdita, ma per Luca Zaia la Pedemontana funziona: “i flussi di traffico sono in linea con le previsioni” ha sottolineato alla conclusione dei lavori del consiglio regionale, annunciando inoltre che sarebbero già pronte “soluzioni per abbattere i pedaggi. La delibera è pronta”.

Come e dove troverà le risorse finanziarie per coprire la riduzione del pedaggio non è ancora dato a sapersi, come non è ben chiaro se questo taglio possa essere democraticamente applicato a tutti gli utenti della Pedemontana Veneta o se tornasse quella promessa fatta agli albori del progetto verso coloro che abitano nei Comuni attraversati dai 94 km dell’infrastruttura.

Torna quindi, anche non ne è mai uscita, a Palazzo Ferro Fini la Spv, la superstrada a pagamento che nei suoi otto anni di costruzione ha fatto non poco discutere non solo le parti politiche, ma anche chi vive i territori solcati da questo ‘biscione’. A volte in galleria, a volte in piena luce. Trascinando con sé non poche problematiche tra ritardi dei lavori, quella famosa esenzione del pedaggio ai residenti che poi non si è realizzata. Infine, i costi. Al di là degli oltre 2 miliardi di euro, tra investimenti privati per la maggiore e quelli pubblici spartiti tra Stato e Regione, pesa sulle finanze regionali il canone da versare al concessionario. Canone che non verrebbe soddisfatto dalle entrate dei pedaggi. Una mossa che la controparte politica di Zaia, specie dal Pd, aveva ravvisato come un accordo sbagliato dove i rischi di impresa sono assunti dal pubblico. Una lettura che al Governatore del Veneto non è mai piaciuta e che assieme al suo assessore regionale al bilancio ha sempre rigettato. Lo fa non solo specificando che il tempo gli darà ragione, come sottolineato in consiglio regionale: “il piano economico finanziario dura 39 anni e prevede la perdita per i primi 9”, ma ribadendo che l’opera è necessaria al territorio. Una sorta di gioco che vale candela, che è costata un po’ di più di quel che si pensava ma che viene usata. L’incremento c’è stato, quello del traffico pesante, specie per quei mezzi pesanti che da Trieste devono andare a Vicenza: anziché incastrarsi nel nodo di Mestre, prendono la Spv.

Con un traffico giornaliero medio di 21mila veicoli, dovevano essere 27mila secondo le previsioni, non resta che attendere quali soluzioni la Regione intenda mettere in campo per abbassare i costi del pedaggio e chi ne trarrebbe vantaggio. Su una cosa è comunque sicuro Zaia, come riportato da Trevisotoday.it: “a me abbattere i pedaggi non cambia la vita ma anche questo tema su cui bisognerà discutere”.

di Redazione AltovicentinOnline