“Dal casello di Montebelluna a quello di Spresiano-Villorba a 1 euro, anziché a 2,50 euro, e dal casello di Montecchio Sud a quello di Malo a 1,64 euro, anziché a 4,10 euro. Nel corso del mese di febbraio, appena il concessionario e gli operatori dei servizi di telepedaggio saranno pronti, sarà applicato uno sconto sul pedaggio del 60 per cento ai mezzi leggeri che dal lunedì al venerdì percorreranno la Pedemontana. Con il vincolo di massimo due tratte al giorno da 25 chilometri. Una misura pensata soprattutto per chi abita e lavora lungo questa nuova arteria: per chi si reca al lavoro, per gli artigiani e i loro clienti, per le aziende e gli artigiani che viaggiando con i furgoni alimentano l’economia del Veneto. Insomma, per chi, ogni giorno, sceglie di percorrere un’opera che conta 162,8 chilometri, di cui 94,5 di viabilità principale e 68,3 di viabilità secondaria. Un’infrastruttura che, a sette mesi dal completamento della interconnessione con la A4, avvenuto lo scorso 4 maggio, ha visto un traffico giornaliero medio (TGM) di oltre 21,3 mila veicoli, con accessi quotidiani che hanno raggiunto gli 80 mila veicoli e incassi giornalieri fino a oltre 504 mila euro. Con le nuove tariffe locali la Superstrada Pedemontana Veneta diventa la più economica delle strade a pedaggio del Veneto. Un riconoscimento al territorio che ha fortemente voluto questa infrastruttura che va a migliorare la qualità della vita dei residenti e l’efficienza della mobilità regionale”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato il piano introdotto dalla Giunta regionale per abbattere il costo dei pedaggi della Spv. Era presente anche la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti.

“Come annunciato, abbiamo esaminato i flussi di traffico della Spv, entrata completamente in esercizio il 29 dicembre 2023 e pienamente integrata con il sistema autostradale nazionale lo scorso 4 maggio 2024 – ha spiegato la Vicepresidente De Berti –. Con un traffico giornaliero medio di 19.678 veicoli, dei quali 14.108 mezzi leggeri e 5.570 pesanti, contro una previsione all’avvio di 22.983, dei quali 18.474 leggeri e 4.509 pesanti, abbiamo ritenuto necessario intervenire con azioni finalizzate ad incrementare l’accesso alla Pedemontana da parte dei mezzi leggeri. Da qui l’introduzione della misura che va ad intercettare la categoria di utenti che utilizza meno la Spv e che sarà soggetta ad un costante monitoraggio. Per beneficiare dell’agevolazione basterà essere muniti di un dispositivo per telepedaggio, senza alcun vincolo di residenza. Ufficialmente informato, il concessionario si attiverà, quindi, con i gestori dei servizi di telepedaggio al fine di rendere operativa questa iniziativa, informando gli utenti della precisa data di decorrenza dell’agevolazione tariffaria”.

L’opposizione:   “Sconti su tariffe è operazione disperata per cercare di salvare il salvabile. Zaia imbonitore: inaccettabile assenza di trasparenza su numeri e previsioni”.


“Sulla Pedemontana Zaia continua ad essere tanto pressapochista quanto poco trasparente. In conferenza stampa è stato in grado di parlare per un’ora senza fornire numeri sui flussi di traffico e neppure una previsione dell’impatto economico finanziario che la modifica delle tariffe determinerà sul bilancio della regione. Un atteggiamento inaccettabile da parte di chi avrebbe il dovere di garantire la tenuta dei conti regionali”.

Lo dice la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, dopo l’odierna conferenza stampa tenuta dal presidente e dall’assessora alle infrastrutture della Regione Veneto.

“Quella che è stata presentata come una grande operazione di scontistica sulle tariffe della Pedemontana rappresenta in realtà il tentativo disperato di incrementare i flussi di traffico, evidentemente non adeguati alle aspettative, dei veicoli leggeri. Quindi, nessun regalo di Natale per i veneti, ma un test al buio per cercare di salvare il salvabile di questa operazione che continua a fare acqua da tutte le parti”.

In conclusione Camani annota che “da mesi chiediamo numeri certi, soprattutto per avere contezza dei riflessi a livello di bilancio regionale. Dietro queste conferenze stampa fumose, trasformate in veri show da uno Zaia sempre più imbonitore, resta sopra ogni cosa l’opacità dettata dal presente, davvero allarmante e vergognosa”.

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