“Aumentare l’Irap significa colpire il cuore produttivo del Veneto” e lo si fa, ammonisce Andrea Martella, segretario regionale del Pd, “proprio in un momento di difficoltà per l’economia italiana e regionale” segnato da “una preoccupante flessione della produzione industriale nazionale -in calo da 21 mesi consecutivi- e da un aumento delle difficoltà per le piccole e medie imprese venete”. Stando così e cose “le parole di ieri del presidente veneto di Confindustria rappresentano un segnale d’allarme che sarebbe sbagliato ignorare. Carraro ha parlato apertamente di elementi di difficoltà e persino di crisi, specie in certi settori dell’impresa veneta. Che la maggioranza di centrodestra in Regione voti l’aumento delle tasse al mondo produttivo è un errore strategico”, stanga dunque Martella. La decisione di incrementare l’Irap ha innescato le critiche delle associazioni di categoria, ma Martella sottolinea come la scelta non penalizzi solo le imprese, ma anche i lavoratori: “Dietro ogni azienda ci sono posti di lavoro, famiglie, comunità. Oggi vediamo aumentare anche qui la cassa integrazione e rallentare le assunzioni nei comparti strategici. Il Veneto ha bisogno di politiche che favoriscano produzione e lavoro, non di interventi che aggravano la crisi”. Però non c’è solo la “scelta miope di tassazione: il vero problema è l’assenza di una visione strategica per il lavoro e la crescita”. E, nel dirlo Martella, segnala che da Roma “è arrivata la doccia fredda del mancato finanziamento alla Zls”. Ma “più in generale, la Regione non ha fatto nulla, al di là delle chiacchiere e dei proclami, per attrarre investimenti in campo industriale. La stessa assenza di visione e di coraggio che permea la legge di bilancio nazionale si riflette purtroppo in quella regionale”.

Secondo il Pd, in Veneto, oltre al ripristino dei fondi per il settore automotive, “servono investimenti per l’autonomia energetica delle imprese, la digitalizzazione e la semplificazione normativa: a partire da Industria 5.0, le cui procedure sono oggi ostiche per le imprese. Ma è altrettanto urgente intervenire sul lavoro: formazione continua, accompagnamento verso le nuove professioni e sostegno ai lavoratori nei settori in transizione sono priorità imprescindibili”, elenca Martella. E conclude “Il Veneto è una grande regione produttiva, che guarda lontano; la Regione purtroppo ha una visione ridottissima. Invece di sostenere imprese e lavoratori, alza le tasse e lascia che le comunità affrontino da sole le difficoltà”.

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