tragedia più che triplicata rispetto allo scorso anno. A fine febbraio i morti sul lavoro in regione sono 15. Mentre lo scorso anno erano 4. Anche l’incidenza di mortalità cresce nel 2025 portando il Veneto sempre più vicino alla zona rossa”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, presenta una delle prime e più significative proiezioni elaborate dal proprio team di esperti per introdurre l’emergenza “insicurezza sul lavoro” in Veneto.

IL RISCHIO DI MORTE IN VENETO A FEBBRAIO 2025

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.

La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine gennaio 2025, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale.

E infatti a fine febbraio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (4,9 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 4,2. E questo accade dopo che il Veneto per quasi tutto il 2024 era rimasto in zona bianca, con incidenze di mortalità tra le più basse del Paese.

Osservando nel dettaglio, poi, si scopre che Venezia si colloca in zona rossa con un indice di 13,6. Un rischio oltre tre volte più elevato della media nazionale. Seguono in zona arancione Vicenza (5,1) e Padova (4,5). In zona bianca, invece, si trovano Treviso (2,5), Verona (2,3), Belluno e Rovigo (0,0).

INFORTUNI TOTALI MORTALI A FEBBRAIO 2025. LA TRAGEDIA PIÙ CHE TRIPLICATA

Sono 15 i decessi rilevati nel primo bimestre del 2025 (contro i 4 del 2024): 11 rilevati in occasione di lavoro (7 in più dello scorso anno) e 4 in itinere (4 in più del 2024).

A Venezia la maglia nera per numero di vittime totali (6), seguita da Padova (4), da Vicenza e Verona (2) e da Treviso (1). Venezia guida anche la classifica delle vittime in occasione di lavoro (5). Seguita da Padova e Vicenza (2), da Verona e Treviso (1).

ALLA FINE DI FEBBRAIO SI RILEVA UN DECREMENTO ANCHE SE MINIMO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI

Alla fine di febbraio 2025 le denunce di infortunio totali sono diminuite rispetto alla fine di febbraio del 2024: erano 10.925 e ora sono 10.793.

ED È PADOVA A INDOSSARE LA MAGLIA NERA IN REGIONE PER IL PIÙ ELEVATO NUMERO DI DENUNCE TOTALI

È la provincia di Padova a far rilevare il maggior numero di denunce totali di infortunio (2.145), seguita da: Verona (2.102), Vicenza (2.092), Treviso (1.916), Venezia (1.749), Belluno (456) e Rovigo (333).

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN VENETO

Le Attività Manifatturiere, alla fine di febbraio 2025, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (1.776). Seguite da: Costruzioni (597), Commercio (535), Trasporti e Magazzinaggio (493) e Sanità (491).

INFORTUNI PER GENERE E NAZIONALITÀ: ECCO LE STATISTICHE

Sono 3.710 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (3.013 in occasione di lavoro) e 7.083 quelle degli uomini (6.359 in occasione di lavoro). E sono 3 le donne che hanno perso la vita: 2 in occasione di lavoro e 1 in itinere.

Le denunce dei lavoratori stranieri sono 2.576. E sono 2.200 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Sono 8 i lavoratori stranieri deceduti (su un totale di 15), 5 dei quali deceduti in occasione di lavoro.

COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

A COSA SERVE LA ZONIZZAZIONE REALIZZATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale

  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale

  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale

  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

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