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Morti sul lavoro in Veneto: 72 le vittime. E 7 sono donne

“Da gennaio a novembre 2024 il Veneto ha fatto rilevare incidenze di mortalità inferiori alla media nazionale. Emergendo dunque come una delle regioni del Paese con la più elevata popolazione lavorativa in cui sia più sicuro lavorare. Il ‘primato’ però non esorcizza in Veneto l’esistenza di zone più a rischio rispetto alla media del Paese. Ed è il caso di Belluno che, con un’incidenza di mortalità pari a 33,4 morti per milione di occupati, si colloca in zona arancione rispetto a un’incidenza media nazionale pari a 31,0 vittime per milione di occupati”.

È il primo commento di Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega​ di Mestre, innanzi ai più recenti dati ed elaborazioni realizzati dal proprio team di esperti per narrare la fenomenologia degli infortuni sul lavoro in Veneto.

IL RISCHIO DI MORTE IN VENETO A FINE NOVEMBRE 2024. IL VENETO SUL PODIO DELLA SICUREZZA CON LE MARCHE

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Vega di Mestre elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.

E la zona bianca, in cui è entrato il Veneto dall’inizio del 2024, con una sola pausa in zona gialla in ottobre, è quella in cui vengono inserite le regioni con le incidenze di mortalità sul lavoro più basse di tutto il Paese e che a fine novembre accoglie solo il Veneto e le Marche.

Il rischio di infortunio mortale in Veneto è pari a 22,0 morti per milione di occupati, contro un indice medio nazionale pari a 31,0.

Per quanto riguarda le incidenze in regione, si scopre che le Province si colorano, per buona parte, di giallo e bianco, tranne Belluno in zona arancione con un’incidenza di 33,4. In zona gialla troviamo Venezia (29,3), Verona (25,3) e Treviso (24,9). In zona bianca si collocano Padova (16,0), Vicenza (15,3) e Rovigo (10,4).

INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) A FINE NOVEMBRE 2024

Sono 72 i decessi rilevati nei primi undici mesi del 2024 (contro i 94 del 2023). Sono 49 le vittime che hanno perso la vita in occasione di lavoro (20 in meno del 2023) e 23 in itinere (2 in meno del 2023).

A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime sono Verona e Venezia (rispettivamente con 19 e 15 decessi). Seguono: Padova (14), Treviso (13), Vicenza (6), Belluno (4) e Rovigo (1).

Gli infortuni mortali in occasione di lavoro si sono verificati a: Verona e Venezia (11), Treviso (10), Padova (7), Vicenza (6), Belluno (3) e Rovigo (1).

Delle 49 vittime registrate in occasione di lavoro ben 12 sono straniere, ossia circa 1 su 4.

Sono 7 le donne che hanno perso la vita sul lavoro in Veneto: 4 in occasione di lavoro e 3 in itinere.

ALLA FINE DI NOVEMBRE SI EVIDENZIA ANCORA UN LIEVE DECREMENTO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI

Alla fine di novembre 2024 le denunce di infortunio totali sono 64.690; pressoché invariate rispetto alla fine di novembre del 2023: erano 64.749. E rappresentano circa 12% del totale degli infortuni in Italia. A fine novembre 2024 in Italia le denunce di infortunio sono 543.039.

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA COME SEMPRE È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN VENETO

Le Attività Manifatturiere, alla fine di novembre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (12.132). Seguite da: Costruzioni (4.095), Commercio (3.617), Trasporti e Magazzinaggio (3.374) e Sanità (2.926).

A VERONA, PADOVA E VICENZA VIENE RILEVATO IL MAGGIOR NUMERO DI DENUNCE TOTALI

È la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (12.687), seguita da: Padova (12.132), Vicenza (12.085), Treviso (11.911), Venezia (11.134), Belluno (2.730) e Rovigo (2.011).

INFORTUNI PER GENERE E NAZIONALITÀ: ECCO LE STATISTICHE

Sono 21.490 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici e 43.200 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono 16.601, mentre quelle dei lavoratori 37.453.

Le denunce totali dei lavoratori stranieri sono 17.024 (14.064 in occasione di lavoro).