Da un lato i sindaci di Montecchio Precalcino, Villaverla, Dueville e dall’altro il comitato ‘Tuteliamo la salute’. In mezzo l’ex area Safond Martini, oggi Silva, in mano al gruppo Ecoeridania specializzata nel trattamento e recupero di scarti industriali. Pur con i sindaci che in coro sottolineano come il progetto non sia ancora stato approvato e che “dire di no a priori non significa tutelare la cittadinanza”, il comitato fa incetta di firme: in poco tempo raccolte 3mila da parte di persone che si dicono contrari alla nuova veste del sito industriale. Criticato sia l’impatto ambientale ma anche immobiliare: “svalutazione delle case esistenti sul mercato”.
Il comitato: “in un mese 3mila firme contro il progetto”. Non solo una campagna online, oltre alle firme raccolte alla vecchia maniera con carta e penna, ma da parte del comitato ‘Tuteliamo la salute’ anche l’impegno di organizzare momenti di condivisione. Come accaduto lo scorso 7 marzo al teatro di Dueville. “Siamo stati invitati dalla minoranza ‘Esserci per Dueville’ che siede in consiglio comunale-spiegano dal comitato- Duecento persone in due ore che hanno ascoltato quanto potrebbe accadere alla Silva Srl a Montecchio Precalcino”. Una serata guidata dal calibro dei relatori invitati come spiegano ancora dal comitato: “Paolo Mion ingegnere specializzato in metallurgia che ha esposto il piano industriale, mentre la dottoressa in scienze naturali Silvia Peruzzo ha parlato di contesto ambientale e matrice delle acque. Mauro Tosato, esperto in marketing e comunicazione immobiliare, ha approfondito l’impatto sul settore immobiliare, infine Vincenzo Cordiano presidente del Veneto di ISDE Medici per l’Ambiente che ha analizzato l’impatto sulla salute, con particolare attenzione alle polveri sottili e possibile presenza di pfas nel materiale oggetto di trattamento”. A completare il parterre degli ospiti Joseph Sacchetti di Italia Nostra, i consiglieri di minoranza Elena Lionzo, Lidia Zocche, Nicola Dal Ferro e Matteo Rinaldo, mentre per la maggioranza erano presenti il sindaco Giuliano Stivan e il vicesindaco Giovanni Sorzato. Sul tavolo della serata i documenti che Silva ha presentato alla Provincia per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e discussi nel corso della serata “in un clima disteso e costruttivo-spiegano ancora dal comitato ‘Tuteliamo la salute’-Il progetto che Ecoeridania intende avviare presso la controllata Silva Srl si sviluppa in 3 attività principali: la costruzione di un nuovo impianto per la sterilizzazione con trattamento termico di rifiuti ospedalieri pericolosi a rischio infettivo e non; un nuovo impianto per il trattamento di sabbie inorganiche tramite rigenerazione meccanica; la riattivazione e il revamping di un impianto per il trattamento termico (fino a 1000° C) di sabbie additivate con leganti organici. A questo si deve aggiungere la richiesta di deposito di rifiuti pericolosi e non, sia liquidi che solidi, con tempi di stoccaggio fino a 12 mesi”.
I sindaci: “divulgazione di notizie errate”. Ma sulla faccenda dei ‘rifiuti pericolosi’ i tre sindaci, ancora a febbraio e in un comunicato condiviso, avevano scritto nero su bianco che su questo impianto non sarebbero stati trattati, richiamandosi alla petizione lanciata dal comitato: “detta raccolta firme, tuttavia, ha innescato in alcuni cittadini la divulgazione di notizie errate- scrivono Parisotto, Stivan e De Peron-non verranno smaltiti rifiuti pericolosi sanitari, radioattivi, né parti anatomiche infette”. Ma le dichiarazioni congiunte dei tre amministratori sono state molto più ampie e riportiamo totalmente: “nelle ultime settimane è iniziata, da parte del Comitato Tuteliamo la Salute, una raccolta firme al fine di esprimere la totale contrarietà al progetto industriale presentato dalla ditta Silva Srl in relazione all’area ex Safond-Martini di via Terraglioni a Montecchio Precalcino. Detta raccolta firme, tuttavia, ha innescato in alcuni cittadini la divulgazione di notizie errate. Riteniamo pertanto doveroso, per una corretta informazione, evidenziare che dai progetti depositati e dalle informazioni in possesso delle amministrazioni:il progetto non è ancora stato approvato; l’iter di approvazione del progetto è di competenza provinciale (il Comune di Montecchio partecipa alla conferenza dei servizi per la parte urbanistica ed edilizia), nell’ambito di una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dove una commissione di tecnici comprendenti ULSS e ARPAV (Comitato V.I.A.), sta esaminando e richiedendo chiarimenti ed integrazioni, anche sulla scorta delle osservazioni che pervengono dalla Amministrazioni locali-continuano i tre sindaci di Montecchio Precalcino, Dueville e Villaverla-non è prevista la costruzione di un inceneritore; non verranno smaltiti rifiuti pericolosi sanitari, radioattivi, né parti anatomiche infette; non viene attivata una nuova discarica; non sono state richieste due nuove linee di lavorazione delle sabbie ma il revamping della linea di lavorazione esistente che prevede anche la possibilità della lavorazione meccanica delle sabbie; è stata chiesta la riattivazione dello snodo ferroviario in ingresso all’impianto come alternativa complementare al solo trasporto su gomma; è stata richiesta l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di sterilizzazione di rifiuti sanitari; relativamente alla discarica preesistente (esaurita da anni) sta procedendo il programma di messa in sicurezza disposto dagli organi competenti (Provincia, ULSS, ARPAV). Molte altre sono le notizie inesatte che quotidianamente ci vengono riportate e, a questo proposito, si ricorda che il progetto in esame è solo quello presentato per la Valutazione di Impatto Ambientale, una procedura a totale evidenza pubblica, ed è pubblicato sul sito della Provincia di Vicenza. Ribadiamo che, in caso di dubbi, gli enti sono a disposizione per i chiarimenti necessari. Oltre a quanto sopra evidenziato, ci preme chiarire la nostra posizione sul progetto in esame: come amministratori abbiamo l’obbligo di valutare i dati oggettivi e analitici con lo scopo di trovare la soluzione migliore per la tutela dei nostri cittadini, della loro salute e dell’ambiente. Dire a priori un no, senza una effettiva analisi anche dell’esistente, non può incontrare la nostra approvazione: tutelare la cittadinanza non è dire no”.
La controreplica del ‘Comitato della salute’. “Il Comitato Tuteliamo la Salute nasce, apartitico, per portare informazione alle popolazioni residenti nei territori interessati dal progetto industriale presentato dalla ditta Silva Srl, in relazione all’area ex Safond-Martini di via Terraglioni a Montecchio Precalcino. Proprio in un’ottica di trasparenza e di precisione, con il presente comunicato desideriamo portare correttezza rispetto a quelle che noi riteniamo essere errate, imprecise, incomplete affermazioni dichiarate nel comunicato delle Amministrazioni di Montecchio, Dueville e Villaverla”. Con una propria email, inviata alla redazione di AltovicentinOnline, Jacopo Graziani del Comitato Tuteliamo la salute aggiunge: “la posizione del sindaco di Dueville Stivan è cambiata notevolmente rispetto a ciò che veniva espresso nel comunicato congiunto”.
“La divulgazione di notizie errate denunciata nel comunicato stampa delle tre Amministrazioni non è, a nostro avviso, figlia dalla raccolta firme, bensì della confusione che ha circondato il progetto in tutti questi mesi. Il Comitato, all’inizio della propria attività, ha chiesto ai sindaci dei Comuni sopra citati di essere ricevuti per condividere la nostra view di progetto e presentare le nostre perplessità sulla proposta di ampliamento Silva. Abbiamo poi proceduto, per nostro conto e con i nostri tecnici, esaminando la documentazione caricata sul sito della provincia (in primis lo Studio di Impatto Ambientale e la Relazione Tecnica Generale) e cercando confronti con gli Enti-si legge ancora nel loro comunicato del 14 marzo-Da questi studi è emerso come ci fossero notizie errate in alcune dichiarazioni delle amministrazioni, ad esempio la fantomatica “bonifica”, che in realtà non esiste, come conferma il responsabile del Servizio Valutazione Impatto Ambientale, Rifiuti, Bonifiche, Agroambiente e Progetti Europei della Provincia di Vicenza (a riprova dell’utilità del nostro lavoro, notiamo, con sollievo, che nell’ultimo Comunicato questa parola non compare più)- si legge ancora nel comunicato del Comitato inviato alla nostra redazione il 14 marzo-Evidenziamo inoltre che nessuna richiesta di intervento è stata sottoposta alla Provincia per il sito di via Terraglioni 50: non illudiamo quindi i cittadini con il millantato miglioramento della situazione attuale (mucchi di sabbia nere, polveri nere su case e sul territorio). Troviamo poi ulteriori incongruenze relativamente anche alle altre dichiarazioni contenute nel comunicato stampa dei Comuni: il progetto Silva parla esplicitamente di trattamento di rifiuti sanitari pericolosi (cosa negata dai Sindaci) e di un nuovo impianto di lavorazione sabbie (è richiesta la costruzione di un nuovo capannone proprio per ospitare tale linea, previa concessione edilizia del Comune di Montecchio). Rileviamo invece preoccupanti silenzi su argomenti di estremo rilievo, come la richiesta di stoccaggio “temporaneo”, fino a 12 mesi, di rifiuti pericolosi e non, che non verrebbero smaltiti nel sito, ma arriverebbero lì a mo’ di deposito per poi essere nuovamente movimentati verso le loro destinazioni per il trattamento finale. Noi abbiamo letto tutta la documentazione e siamo ben lieti che le Amministrazioni ritengano necessario fare chiarezza: quale miglior soluzione di un’assemblea cittadina pubblica per chiarire ogni dubbio? Come Comitato, lo scorso 12 febbraio, abbiamo chiesto un incontro di follow up al Sindaco di Montecchio e alla sua Giunta. Siamo in attesa di un riscontro e rimaniamo fiduciosi che possa avvenire a breve”.
di Redazione AltovicentinOnline
