Sulle montagne del Veneto continuano a salire troppe persone non adeguatamente attrezzate o sprovvedute. I dati del Soccorso Alpino Veneto e del Suem 118 dicono che quest’anno sono stati registrati il 3% di interventi in più rispetto al 2023 e il 12% in più di persone soccorse. Solamente dall’inizio di giugno, gli interventi del Soccorso Alpino sono stati 353. Ma soprattutto, come evidenzia il presidente del Veneto, Luca Zaia, “non è accettabile però apprendere che di queste operazioni di soccorso il 21%, 95 persone soccorse, riguardava persone completamente illese ma bloccate in montagna per incapacità. Inoltre, 63 persone, il 14% del totale, sono state soccorse dall’inizio di giugno per la perdita d’orientamento. La montagna non è un parco divertimenti all’aperto, deve essere affrontata con più rispetto e conoscenza”.
La Regione, assicura Zaia, continuerà comunque a “fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti che scelgono le nostre splendide Dolomiti per le loro escursioni”. Ciò detto, ringrazia “ancora una volta gli eroi silenziosi che garantiscono la sicurezza di tanti turisti e appassionati di outdoor che frequentano le montagne del Veneto: il nostro Soccorso Alpino, il Suem 118, ma voglio ricordare anche l’impegno essenziale delle donne e degli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di finanza, la cui professionalità è proverbiale, oltre agli sforzi dei Vigili del fuoco, presenze costanti. Un sistema che mette in sinergia le diverse competenze: in Veneto è un esempio di efficacia”.