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Meno burocrazia per l’agrivoltaico in Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato  a maggioranza (e con l’astensione dell’opposizione) le “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di agricoltura, promozione agroalimentare, politiche forestali, semplificazione per le imprese ed energia”. Tra le pieghe di questo provvedimento ci sono, appunto, norme che intervengono in materia di semplificazione burocratica a favore delle imprese, e in materia energetica per mantenere in capo alla Regione, anche dopo l’approvazione del nuovo Piano energetico, la competenza all’autorizzazione, all’installazione e all’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Semplificare e snellire la normativa nel settore primario e delle energie rinnovabili è fondamentale per ottenere maggiori risultati in tempi più rapidi”, spiega il presidente della commissione Politiche agricole, Marco Andreoli della Lega-Liga Veneta, relatore del provvedimento. Tra le misure che contiene, una equipara agli imprenditori agricoli professionali gli Istituti di istruzione superiori e professionali del settore agrario e le aziende agrarie sperimentali delle Università con sede in Veneto, “ai soli fini della partecipazione agli interventi previsti dalla programmazione regionale applicativa delle disposizioni dell’Unione Europea”. Poi si consente alla giunta di acquistare beni e servizi necessari all’attività di vigilanza e controllo sulle produzioni agricole e agroalimentari svolta con personale regionale. Vengono introdotte disposizioni che modificano la legge sul “Riconoscimento e promozione delle associazioni enogastronomiche” adeguandola alla normativa nazionale, specie per la tenuta del registro regionale di settore.

In ambito di agriturismo e simili (ittiturismo, pescaturismo, turismo rurale, fattoria didattica, enoturismo, oleoturismo”) si prevede, in caso di adeguamenti tecnologici e igienico sanitari e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la possibilità di consentire gli ampliamenti in sopraelevazione, in aderenza o interrati o seminterrati di fabbricati già esistenti, nel limite massimo del 10% del volume e non oltre i 200 metri cubi per azienda. Altre disposizioni intervengono in materia di politiche forestali, introducendo il Tavolo filiere forestali. “Si tratta di un adeguamento ordinamentale che tiene conto della situazione economica e sociale attuale- continua Andreoli- il tutto senza alcun costo aggiuntivo ma, al contrario, con il risparmio di risorse e tempo”. Ad esempio, cambierà l’approvazione di Piani e Programmi che includono finanziamenti europei: spetterà alla giunta e previo soltanto il parere della commissione. A tutto questo si aggiunge il tema dell’energia. Aggiunge il consigliere: “La Regione continuerà ad avere in capo l’autorizzazione, l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, inferiori a 300 megawatt. Questo, perché si tratta di procedure complesse per cui occorre una visione d’insieme e l’applicazione di competenze, che solo certe strutture regionali possono garantire. In capo alle Province, invece, resterà la competenza all’autorizzazione di impianti di produzione di energia da fonte fossile”.

Renzo Masolo (Verdi), correlatore, ha ricordato che i disegni di legge ordinamentali non devono diventare “super-veicoli” in cui si imbarcano “interventi innovativi che meritano maggiori approfondimenti politici”, aspetto messo in rilievo anche dal dem Jonatan Montanariello e dalla vicepresidente del Consiglio Francesca Zottis (Pd), mentre Roberto Bet (Lega-Liga veneta) ha sottoposto all’aula di un emendamento, sottoscritto anche dalla capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini, in materia di realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra, con particolare riferimento all’individuazione dei criteri relativi al requisito della continuità dell’attività agricola o pastorale sull’area interessata dall’intervento, argomento sul quale sono intervenuti anche il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni e Giuseppe Pan (Lega-Liga veneta).