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Maltempo nel Vicentino, raccolti in crisi ed aziende in ginocchio, zucchine fino a 4 euro

Una situazione insostenibile specialmente per i consumatori anziani chr di frutta e verdura ne hanno bisogno. Prezzi schizzati alle stelle e se ne sono accorti tutti.

Decine di migliaia di ettari travolti dall’acqua e dal fango con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais e altri cereali, frutteti e vigneti sradicati, agriturismi, serre, cantine, fabbricati e capannoni invasi dall’acqua, strade rurali franate. È il primo bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito le campagne di tutta la Penisola e che non ha risparmiato neppure il Vicentino, sebbene con danni relativamente pesanti.

“Anche dalla provincia di Vicenza sono partiti aiuti e volontari per dare una mano alle aziende in più seria difficoltà – commenta Coldiretti Vicenza – pensiamo, in particolare, ai territori dell’Emilia Romagna, che quest’anno più volte hanno subito la violenza dell’acqua, ma non possiamo dimenticare la siccità e le grandinate che hanno provocato danni anche al nostro territorio. Le abbondanti e frequenti precipitazioni hanno creato difficoltà nella mietitura del grano e ritardato notevolmente la semina di mais e soia. A causa delle avversità atmosferiche è stato difficile raccogliere il maggengo. Durante tutta la stagione le colture orticole e frutticole hanno subito le follie climatiche ed ora i terreni inzuppati rendono impossibile qualsiasi lavorazione, mentre si attende la prossima ondata di maltempo”.

Il settore che forse rischia di patire di più è quello zootecnico con le scorte di foraggio e di insilato che si stanno esaurendo e, nonostante il sole di questi giorni, non si riesce ad entrare nei fondi per trinciare il mais. Anche l’ultimo sfalcio dei prati è saltato.

“I cambiamenti climatici sono realtà. E lo dimostra l’aumento delle temperature al suolo, che mettono sotto stress tanto le colture, quanto gli animali, specie le bovine da latte, nel nostro territorio. Ma occorre pensare anche al depauperamento dei terreni ed al rischio idrogeologico. Non c’è più tempo da perdere – sottolinea Coldiretti Vicenza – servono opere infrastrutturali. Non solo i bacini di laminazione, ma anche invasi, per non perdere l’acqua che cade abbondante in alcuni periodi dell’anno e poterla impiegare nei momenti di siccità”.

Strategico, in questo contesto, appare il ruolo dei Consorzi di bonifica. “Nel caso di abbondanti precipitazioni, l’attenzione non può che volgere al fondamentale ruolo rivestito dai Consorzi di bonifica, di tutela per il mantenimento degli argini e corsi d’acqua in buono stato e poi di soccorso con idrovore a supporto degli interventi urgenti. Della loro presenza – conclude Coldiretti Vicenza – non si deve prendere atto solo in emergenza, poiché ogni giorno l’impegno di questi enti è indirizzato alla sicurezza idraulica e su questa partita nessuno dev’essere escluso come responsabilità civile di ogni singolo cittadino. Il costo dei pompaggi dell’acqua di questi giorni ricadrà ancora principalmente sugli agricoltori, principali contribuenti al sistema: confidiamo nell’attenzione delle istituzioni e del relativo supporto economico”.