“Il Veneto si conferma una regione dinamica e resiliente, capace di affrontare le sfide economiche con determinazione e spirito innovativo. Nonostante le incertezze globali, il mercato del lavoro resta solido, il turismo cresce e la sostenibilità ambientale si rafforza, ponendo il Veneto come una regione benchmark per lo sviluppo dell’economia circolare. Continueremo a lavorare per sostenere le imprese, favorire gli investimenti e garantire il benessere dei cittadini, a fronte di una previsione di crescita del PIL del +0,6 cento nel 2025”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sottolinea alcuni dati contenuti nel bollettino socio-economico redatto dalla Statistica regionale in cui si fa il punto dei dati congiunturali riferiti all’anno 2024 e che riguardano: imprese; interscambio commerciale; turismo; giovani e istruzione; mercato del lavoro; ambiente e clima; mobilità e trasporti; popolazione e società.
“Questo Bollettino mette in luce segnali positivi in alcuni settori, ma anche criticità dovute al contesto economico globale. I consumi delle famiglie rimangono stabili (+0,5 per cento nel 2024) con una crescita prevista dell’1 per cento nel 2025, mentre gli investimenti fissi lordi registrano una lieve contrazione (-0,5 per cento nel 2025) – riferisce il Presidente -. L’inflazione registra un calo dopo il picco del 2022 e rispetto al 5,5 per cento del 2023, attestandosi nel 2024 all’1,3 per cento. In particolare, si una netta riduzione si rileva nei prezzi per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-5,9 per cento) e per i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7 per cento rispetto al 10,1% del 2023)”.
“L’export risente delle tensioni geopolitiche e della riduzione delle esportazioni verso la Germania (-6,7 per cento), la Francia (-0,8 per cento) e gli USA (-4,8 per cento). Tuttavia, si segnalano risultati positivi nei settori agroalimentare (+4,6 per cento) e orafo (+10,7 per cento) – prosegue il Governatore -. Un dato confortante, peraltro confermato in diverse occasioni, arriva dal turismo: fino a novembre, gli arrivi sono aumentati del 2 per cento e le presenze del 2,1 per cento rispetto al 2023. In crescita soprattutto le presenze nelle città d’arte, nelle località di montagna e sul lago, mentre si registra un lieve calo per le terme. Anche il tasso di occupazione veneto cresce e raggiunge il 70,6 per cento, nettamente superiore alla media nazionale del 62,6 per cento. Gli occupati aumentano del 2 per cento rispetto al 2023, mentre le assunzioni nelle imprese private superano le 624.500 unità, con buoni risultati nel commercio al dettaglio (+9,4 per cento) e nel turismo (+3,4 per cento)”.
“Infine, il Veneto si conferma ai vertici nazionali per la raccolta differenziata, che raggiunge il 77,6 per cento nel 2023, con punte oltre l’85 per cento nelle province di Treviso e Belluno. Il tasso di riciclo dei materiali si attesta al 69,2 per cento, superando l’obiettivo UE del 65 per cento previsto per il 2035 – conclude il Governatore -. Dati soddisfacenti emergono anche nell’ambito dell’edilizia scolastica: oltre la metà delle scuole primarie venete dispone di una mensa e quasi tutte le scuole superiori hanno un’aula informatica. L’attenzione nei confronti della formazione e dell’istruzione rimangono uno dei capisaldi della strategia politica regionale che investe sulle nuove generazioni con azioni mirate per affrontare le sfide del futuro”
Ecco il Bollettino con i dati congiunturali aggiornato a gennaio 2025, scaricabile anche al seguente link:
https://statistica.regione.veneto.it/