Per quanto riguarda le liste d’attesa per visite ed esami “stiamo facendo l’impossibile per risolvere questo problema, ma mancano i medici. Non posso accettare che lo si faccia passare per un problema di fancazzismo o disorganizzazione”. Lo afferma il presidente veneto Luca Zaia, che, presentando stamane il bilancio di previsione 2024, tocca anche i problemi della sanità. Il punto, sottolinea Zaia, è la mancanza di medici, 3.500 in Veneto (ma “mancano dappertutto”, sottolinea), che limita la possibilità di smaltire le visite. Comunque, sottolinea il governatore, “si sta facendo un bel lavoro sulle liste d’attesa. Da quasi 100.000 in attesa siamo arrivati a 52.000 nel giro di due o tre mesi”. Ma proprio per affrontare la carenza di medici, Zaia rilancia l’appello al Governo (“L’ho già detto al ministro”) perchè permetta ai medici dopo i 70 anni di lavorare anche per il pubblico, evitando di fare un “regalo al privato”: la situazione attuale, nella quale vengono invece reclutati dalle strutture private, è infatti “insostenibile”. “Lo dirò finchè non cambia la legge- dice Zaia- è scandaloso che i medici del pubblico dopo i 70 anni possano lavorare solo nel privato. Non possiamo, nel momento in cui mancano medici, pensare che chi va in pensione a 70 anni non possa lavorare nel pubblico”.

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