Se il Governo si è mosso sulle liste d’attesa, il Veneto era già partito per conto suo. Dopo il provvedimento approvato nel marzo scorso con cui è stata affrontata la carenza di oculisti e dermatologi, la giunta regionale guidata da Luca Zaia ha approvato una delibera analoga per sopperire, questa volta, alla mancanza di specialisti in gastroenterologia, ortopedia, medicina fisica e riabilitativa.”L’abbattimento delle liste di attesa è un tema che stiamo affrontando con grande determinazione”, afferma l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. la Regione è riuscita ad ingaggiare 25 specialisti, di cui 13 dermatologi e 12 oculisti, “per far fronte a una necessità oggettiva”, sottolinea Lanzarin. “Useremo la stessa procedura per reclutare gastroenterologi, ortopedici e fisiatri, per sopperire a una richiesta di prestazioni ambulatoriali di primo e di secondo livello che non hanno potuto trovare risposta adeguata. Con la definizione della quota oraria a 100 euro per i professionisti che verranno individuati, la Regione del Veneto ha inoltre anticipato le indicazioni contenute nel decreto-legge, approvato nei giorni scorsi, dal Consiglio dei ministri, per la riduzione dei tempi delle liste d’attesa”. Nel mese di maggio, informa sempre la Regione, risultano in pre-appuntamento circa 9.320 prestazioni di gastroenterologia, 2.820 prestazioni di ortopedia e 2.800 prestazioni di medicina fisica e riabilitativa; rimangono inoltre in attesa di appuntamento numerosi controlli delle stesse specialità.
“Per incrementare l’offerta di prestazioni in tali specialità e consentire una risposta adeguata agli assistiti, superando le attuali criticità dei tempi d’attesa”, afferma Lanzarin, “abbiamo ritenuto necessario introdurre misure straordinarie e temporanee, con l’obiettivo specifico di garantire l’erogazione in tempi congrui delle prestazioni. È una strada che abbiamo potuto percorrere dopo che le aziende hanno accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane interne; l’assenza di graduatorie valide di concorso o avviso pubblico o, pur in presenza di graduatorie, il rifiuto del personale utilmente collocato; o ancora, in caso di assenza di graduatorie, abbiano indetto procedure per assunzioni di personale a tempo determinato o indeterminato”. Il provvedimento prevede, in deroga ai regimi tariffari ordinari, il riconoscimento di una remunerazione oraria fino a un massimo di 100 euro lordi omnicomprensivi per il personale medico e 40 euro per gli specializzandi. Azienda Zero, informa ancora la Regione, si occuperà di emanare avvisi di procedura comparativa per la predisposizione di elenchi di medici idonei cui conferire incarichi di lavoro autonomo.
LISTE ATTESA, NEL 2024 PEGGIORANO TEMPI LAZIO, PUGLIA E VENETO